Coronavirus, la stagione balneare dell'Abruzzo slitta al primo giugno

Mercoledì 27 Maggio 2020
Coronavirus, la stagione balneare dell'Abruzzo slitta al primo giugno
L’assessore regionale allo Sviluppo dell'Abruzzo, Mauro Febbo, assicura: «La stagione estiva partirà il 1 giugno». Ieri, a ulteriore chiusura del cerchio sui protocolli di sicurezza, sono state definite le linee guida anche per quanto riguarda le spiagge libere. Permane, però, il rischio che per la balneazione si debba attendere il 13 giugno, con la necessità di dover mettere a punto i meccanismi per organizzare il salvamento. Al momento si tratta solo di una voce di corridoio, ma è concreta la possibilità che diventi ufficiale nelle prossime ore.

Nel frattempo, come detto, è stato superato definitivamente lo scoglio delle spiagge libere, che fin dal primo giorno ha rappresentato un ostacolo evidente sulla via della partenza della stagione. I Comuni avranno l’onere di individuazione e regolamentazione delle spiagge libere e dei servizi di pulizia e salvamento connessi. Dovranno, inoltre, disciplinare l’accesso e la fruizione. Si dovranno garantire cartelli informativi in diverse lingue sui comportamenti da tenere, in particolare il distanziamento sociale di almeno un metro ed il divieto di assembramento. Dovranno poi essere assicurate opportune misure di pulizia della spiaggia e di igienizzazione delle attrezzature comuni, come i servizi igienici.

I fruitori della spiaggia libera, nel posizionamento delle proprie attrezzature dovranno rispettare le stesse misure di distanziamento per i complessi balneari. I Comuni potranno affidare a enti o soggetti in grado di impiegare personale formato, anche mediante convenzione con soggetti del terzo settore, una funzione di informazione e di presidio. Bisognerà prevedere limitazioni in merito al numero massimo di persone che possano contestualmente fruire della spiaggia libera e misure per assicurare le regole per il distanziamento fisico in ogni circostanza. Il distanziamento fisico può essere derogato per le persone facenti parte del medesimo nucleo familiare o conviventi. Si potranno affidare tratti di spiaggia libera a strutture ricettive. Si attende, ora, che la Regione assuma un provvedimento normativo che sancisca l’avvio della stagione. 
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