Coronavirus, raffica di multe per violazione della zona rossa: pugno di ferro in Abruzzo

Venerdì 20 Novembre 2020
Coronavirus, raffica di multe per violazione della zona rossa: pugno di ferro in Abruzzo

C'è chi, positivo al Covid-19, viola l'isolamento fiduciario, fa un incidente stradale e si presenta in pronto soccorso. Ci sono quelli che vanno a casa di amici per una bevuta. C'è chi, nonostante i divieti, dall'entroterra prende un treno per Pescara per fare un giro. Sono diverse in Abruzzo, a 48 ore dall'entrata in vigore
della zona rossa, le sanzioni elevate dalle forze dell'ordine nei confronti di persone che hanno violato le maggiori restrizioni scattate dalla mezzanotte di mercoledì con l'ordinanza del governatore Marco Marsilio che ha introdotto sul territorio le misure previste dall'articolo 3 del Dpcm del 3 novembre.


Protagonista di uno degli episodi è un 41enne pugliese residente a Montesilvano (Pescara), che per ben due volte ha violato l'isolamento, nonostante la positività al virus insieme all'intera famiglia. Ieri sera, l'uomo, insieme al figlio minorenne, è andato al pronto soccorso dell'ospedale di Atri (Teramo) in seguito ad un incidente fatto dopo essere uscito di casa per fare la spesa Per lui è scattata la denuncia.

A Sulmona (L'Aquila) è scattata la sanzione amministrativa per tre uomini di 30, 46 e 48 anni. Ieri sera il loro passo incerto ha insospettito la Polizia. Fermati, i tre hanno confessato: la bevuta tra amici costerà loro costerà 400 euro a testa. Stessa sanzione per due ventenni di Popoli (Pescara) sorpresi dai Carabinieri all'uscita della stazione ferroviaria: erano appena scesi da un treno di ritorno da Pescara, dove erano andati per fare un giro. Più in generale, al di là di alcuni episodi, le forze dell'ordine segnalano il grande senso di responsabilità
dei cittadini.

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