Marisa è il nome, vero, della madre di 44 anni uccisa dal Coronavirus. Francesca è il nome, di fantasia, della mamma di 22 anni che ce l’ha fatta, positiva al virus ha partorito due gemelli sani. Due storie di donne che si sono quasi sfiorate, questa settimana nera per l’Abruzzo e l’Italia tutta, con impennata di contagi e di morte.
La mamma di Pianella, Marisa Di Quinzio, viveva con il marito e due figli nel piccolo centro in provincia di Pescara. Una vita normale, di quelle limpide, fatte di una felicità semplice e piena che il marito Luciano lascia trasparire nelle poche parole che ha affidato a Facebook: «Scrivo per ringraziarvi. A tutto quelli che hanno dedicato un saluto, un pensiero, una preghiera o anche un sospiro. Voglio dirvi che Marisa accompagnerà tutti noi nella nostra vita perché lei non è morta finché la lasceremo vivere nei nostri cuori. Ciao amore mio».
Marisa, una donna energica e senza patologie pregresse, è morta dopo dieci giorni di ricovero. Se ne è andata in modo improvviso per una «forma brutta di Covid-19», dicono gli amici più cari. Marisa, che nella vita pensava solo al lavoro e ai figli, per un mese aveva assistito con quella grazia che la contraddistingueva, un anziano di 68 anni molto malato e deceduto il 9 marzo. Post mortem all’uomo è stata diagnosticata la positività al Coronavirus.
Marisa ha subito manifestato febbre alta a spossatezza ed è stata ricoverata a Pescara. «Nessuno poteva pensare a un epilogo così tragico - dice il sindaco di Pianella, Sandro Marinelli - era giovane Marisa, tutti pensavamo ce l’avrebbe fatta. Ci lascia una bravissima persona, per bene come tutta la sua famiglia». Ieri la salma è stata tumulata in solitudine, i cimiteri sono chiusi e la famiglia è in quarantena, come prevedono le procedure quando si entra in contatto con una persona posivita. L’agenzia di pompe funebri ha organizzato l’addio in streaming. Sulla sua pagina Facebook ha pubblicato in diretta il video con la preghiera e i canti prima della sepoltura al camposanto: il bellissimo sole del primo giorno di primavera ha accompagnato l’ultimo saluto a Marisa. Più di diecimila visualizzazioni e 200 commenti per questa mamma di 44 anni che non c’è più.
Giovedì 19 marzo, quando Marisa lasciava per sempre la sua famiglia, un’altra mamma di 22 anni, che vive in provincia di Teramo, ha saputo di essere positiva al Covid-19. Francesca, nome di fantasia, contagiata non si sa come, martedì 17 marzo ha dato alla luce due bellissimi gemellini sani all’ospedale pediatrico Salesi di Ancona e sta vincendo il virus. «Il giorno dopo il parto, mercoledì 18 marzo, avevo brividi di freddo - racconta la neo mamma dall’ospedale - I medici mi hanno misurato la temperatura: avevo 38. Mi hanno fatto subito il tampone per vedere se ero positiva al Covid-19. Ho chiesto del perché del tampone e mi hanno risposto che lo prevedeva il protocollo. Solo dopo ho saputo che nel mio stesso reparto c’era una 39enne positiva al virus che, tra l’altro, ha partorito il mio stesso giorno dando alla luce una bimba. Il giorno successivo il medico è tornato e mi ha dato a terribile notizia: per un attimo mi sono sentita morire. Mi si è fermato il cuore e sono scoppiata in lacrime».
Ora Francesca sta meglio, i suoi gemellini sono belli e sanissimi. «In ospedale, ad Ancona, mi hanno fatto subito delle flebo di tachipirina e sto prendendo degli antibiotici. Da ieri non ho più febbre - dice Francesca - Se non mi torna e continua ad andare tutto bene i medici mi hanno detto che tra un paio di giorni posso essere dimessa e tornare a casa». Francesca così potrà tornare a Teramo e dedicarsi solo ai suoi bambini. Ma forse, nel profondo del suo cuore, non dimenticherà mai quei brividi di freddo che hanno annunciato il Covid-19, lo stesso che si è portato via, in modo subdolo e inaspettato, Marisa, la mamma sorridente.
Ultimo aggiornamento: 16:24
© RIPRODUZIONE RISERVATA La mamma di Pianella, Marisa Di Quinzio, viveva con il marito e due figli nel piccolo centro in provincia di Pescara. Una vita normale, di quelle limpide, fatte di una felicità semplice e piena che il marito Luciano lascia trasparire nelle poche parole che ha affidato a Facebook: «Scrivo per ringraziarvi. A tutto quelli che hanno dedicato un saluto, un pensiero, una preghiera o anche un sospiro. Voglio dirvi che Marisa accompagnerà tutti noi nella nostra vita perché lei non è morta finché la lasceremo vivere nei nostri cuori. Ciao amore mio».
Marisa, una donna energica e senza patologie pregresse, è morta dopo dieci giorni di ricovero. Se ne è andata in modo improvviso per una «forma brutta di Covid-19», dicono gli amici più cari. Marisa, che nella vita pensava solo al lavoro e ai figli, per un mese aveva assistito con quella grazia che la contraddistingueva, un anziano di 68 anni molto malato e deceduto il 9 marzo. Post mortem all’uomo è stata diagnosticata la positività al Coronavirus.
Marisa ha subito manifestato febbre alta a spossatezza ed è stata ricoverata a Pescara. «Nessuno poteva pensare a un epilogo così tragico - dice il sindaco di Pianella, Sandro Marinelli - era giovane Marisa, tutti pensavamo ce l’avrebbe fatta. Ci lascia una bravissima persona, per bene come tutta la sua famiglia». Ieri la salma è stata tumulata in solitudine, i cimiteri sono chiusi e la famiglia è in quarantena, come prevedono le procedure quando si entra in contatto con una persona posivita. L’agenzia di pompe funebri ha organizzato l’addio in streaming. Sulla sua pagina Facebook ha pubblicato in diretta il video con la preghiera e i canti prima della sepoltura al camposanto: il bellissimo sole del primo giorno di primavera ha accompagnato l’ultimo saluto a Marisa. Più di diecimila visualizzazioni e 200 commenti per questa mamma di 44 anni che non c’è più.
Giovedì 19 marzo, quando Marisa lasciava per sempre la sua famiglia, un’altra mamma di 22 anni, che vive in provincia di Teramo, ha saputo di essere positiva al Covid-19. Francesca, nome di fantasia, contagiata non si sa come, martedì 17 marzo ha dato alla luce due bellissimi gemellini sani all’ospedale pediatrico Salesi di Ancona e sta vincendo il virus. «Il giorno dopo il parto, mercoledì 18 marzo, avevo brividi di freddo - racconta la neo mamma dall’ospedale - I medici mi hanno misurato la temperatura: avevo 38. Mi hanno fatto subito il tampone per vedere se ero positiva al Covid-19. Ho chiesto del perché del tampone e mi hanno risposto che lo prevedeva il protocollo. Solo dopo ho saputo che nel mio stesso reparto c’era una 39enne positiva al virus che, tra l’altro, ha partorito il mio stesso giorno dando alla luce una bimba. Il giorno successivo il medico è tornato e mi ha dato a terribile notizia: per un attimo mi sono sentita morire. Mi si è fermato il cuore e sono scoppiata in lacrime».
Ora Francesca sta meglio, i suoi gemellini sono belli e sanissimi. «In ospedale, ad Ancona, mi hanno fatto subito delle flebo di tachipirina e sto prendendo degli antibiotici. Da ieri non ho più febbre - dice Francesca - Se non mi torna e continua ad andare tutto bene i medici mi hanno detto che tra un paio di giorni posso essere dimessa e tornare a casa». Francesca così potrà tornare a Teramo e dedicarsi solo ai suoi bambini. Ma forse, nel profondo del suo cuore, non dimenticherà mai quei brividi di freddo che hanno annunciato il Covid-19, lo stesso che si è portato via, in modo subdolo e inaspettato, Marisa, la mamma sorridente.
