Coronavirus, Oss precaria e positiva: «Mi faccio forza sul gruppo whatsapp di colleghi contagiati»

Domenica 5 Aprile 2020 di Teodora Poeta
Coronavirus, Oss precaria e positiva: «Mi faccio forza sul gruppo whatsapp di colleghi contagiati»
Sono passati 11 giorni da quando le hanno comunicato il risultato del tampone ed è chiusa in casa, da sola. Un’operatrice socio sanitaria precaria di uno dei due reparti più colpiti del Mazzini dal Covid-19 che adesso pensa non solo alla salute e a quello che è potuto succedere mentre era ancora in servizio, ma anche a cosa ne sarà del suo lavoro.
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«Quando te lo dicono che sei positiva ti passa tutta la vita davanti». Come pensa di aver contratto il virus? «Sapere dove e quando l’ho preso è impossibile. Noi Oss venivamo mandate in diversi reparti. C’erano i pazienti in attesa del tampone che sono rimasti in reparto isolati e noi abbiamo continuato a lavorare senza i dispositivi idonei di sicurezza, cioè senza le mascherine con i filtri. Usavamo solo quelle chirurgiche». I due reparti più colpiti del Mazzini sono stati l’Oncologia e la Medicina. E’ tra quelle corsie che questa operatrice, che preferisce restare anonima, fino a 11 giorni fa ha lavorato senza sapere di essere positiva al Coronavirus da chissà quanto tempo.
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«L’unica certezza è che al lavoro non avevo gli occhiali, ma solo una mascherina chirurgica e il copricapo e non sempre il camice da quando, di punto in bianco, è scoppiato tutto». I primi sintomi sono iniziati da cinque giorni. Il tampone le è stato fatto il 23 marzo con il risultato arrivato il 26. «I sintomi sono arrivati in ritardo. La notte del primo aprile mi sono svegliata con forti dolori alle ossa, dopo un’ora ho perso l’odore e il sapore, in seguito mi è arrivato il raffreddore e adesso ho una forte dissenteria, ma non ho la febbre». La sua più grande paura è per i 2 figli. «Penso sempre a loro. Vorrei vederli studiare e laurearsi». In questo momento lei è in sorveglianza sanitaria, ma dice: «Mi hanno lasciata sola a me stessa». Da quando è a casa nessuno l’ha visitata, ma soprattutto adesso che i sintomi stanno cominciando a manifestarsi «nessuno è venuto a vedermi» spiega. «Cerco di auto curarmi» e attraverso un gruppo whatsapp con altri colleghi pure loro positivi al Coronavirus si fanno forza, «ma non so come potrà progredire perché è un virus subdolo che all’improvviso di può scatenare».
 
Ultimo aggiornamento: 14:53 © RIPRODUZIONE RISERVATA