Coronavirus, 17 nuovi casi a Pescara. Anziana morta e bimbo contagiato

Mercoledì 7 Ottobre 2020 di Jacopo Ottenga Barattucci
Coronavirus, 17 nuovi casi a Pescara. Anziana morta e bimbo contagiato
Torna a salire il numero dei contagi nella Provincia di Pescara dopo i quattro registrati lunedì complice la consueta domenicale flessione dei tamponi. A fronte di un numero di test anche ieri piuttosto contenuto (1.548), dal bollettino diramato dall’assessorato regionale alla Sanità risultano diciassette positivi, indice di una crescita lenta e progressiva, e una vittima: una donna di novantasette anni. Tra i nuovi contagiati il più giovane è un bimbo di tre anni di Spoltore, contagiatosi con ogni probabilità nel contesto familiare, che si conferma ancora la principale fonte di trasmissione del virus. Fra gli altri, tutti adulti, figurano un cittadino di Spoltore, cinque di Pescara, tre di Cepagatti, due di Penne, tutti comuni nei giorni scorsi interessati da alcuni focolai.

Un positivo anche a Manoppello, si tratta di un’infermiera di un nucleo familiare diverso da quello segnalato ieri, segnale preoccupante che il Covid sta iniziando a circolare anche nelle strutture sanitarie. Nonostante tra i numeri di ieri non compaiano ragazzi in età scolare, il tema della sicurezza nelle scuole resta predominante, in considerazione delle positività rilevate negli ultimi giorni in diversi Istituti: un nido di Torre de’ Passeri, un asilo privato di Pescara, la scuola primaria di Scafa e il liceo Misticoni-Bellisario, e degli studenti in isolamento domiciliare con sintomi quali febbre, raffreddore, congiuntivite e disturbi intestinali, che si possono ricondurre tanto alla comune sindrome influenzale che all’infezione da coronavirus.

La Asl è in affanno, fatica a smaltire sia i tamponi dei sospetti che dei contatti legati ai positivi: compagni di classe, personale docente e non, e familiari. Un contributo potrebbe arrivare dai test rapidi, per cui la Regione si sta attivando, che forniscono diagnosi in un quarto d’ora e sono quindi funzionali allo screening ad ampio raggio. Presentano tuttavia un grado di affidabilità inferiore rispetto al tampone, poiché non sempre individuano i soggetti asintomatici e paucisintomatici, come dimostra il caso dell’anziana ricoverata in ortopedia al San Pio di Vasto, inizialmente risultata negativa al test rapido e poi positiva al tampone molecolare, che ha costretto alla chiusura del reparto. Molti docenti, approfittando del bel tempo di questi giorni dopo la parentesi temporalesca, stanno svolgendo come suggerito dal Cts didattica all’aperto, sfruttando anche parchi e giardini al di fuori dell’area scolastica.
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