Chieti, ragazzi trovano uno scheletro vicino al fiume: è di un uomo. Identità sconosciuta

Domenica 28 Febbraio 2021
Chieti, ragazzi trovano uno scheletro vicino al fiume: è di un uomo

L'unica certezza, per ora, è che i resti ossei trovati ieri sera a Sambuceto (Chieti), una sorta di scheletro o quel che ne è rimasto, appartengono a un uomo. Per il resto è un giallo. Tutta la vicenda, ovvero identità, età e cause della morte, dovranno dirlo le indagini dei carabinieri e gli esami che verranno eseguiti dal medico legale sui reperti.

Lo scheletro era a una trentina di metri dalla sponda del fiume Pescara, nella zona di via Aterno, alle spalle dell'ex poligono di tiro, una zona di fatto abbandonata, non un luogo si passaggio. Sono stati alcuni ragazzi a notare le ossa e a dare l'allarme: sul posto i carabinier coordinati dal maggiore Massimo Capobianco.

E i Vigili del Fuoco di Chieti che hanno prestato assistenza.

I militari si sono messi subito al lavoro per dare un'identità a quel corpo mentre tutti i resti sono stati repertati, raccolti in un contenitore e consegnati all'Istituto di Medina legale dell'università d'Annunzio, a disposizione dell'autorità giudiziaria, e quasi certamente sarà il professor Cristian D'Ovidio ad eseguire gli esami per ricavare il Dna. Coordina l'inchiesta il sostituto procuratore della Repubblica Marika Ponziani. AI fini della identificazione e per un eventuale raffronto si cerca, come accade in questi casi, fra le persone scomparse di recente anche se, a quanto pare, denunce di scomparsa non ci sono. Ed è difficile immaginare che si tratto di un corpo restituito dal fiume durante una fase di piena dal momento che è stato trovato molto distante dalla sponda e su un terreno in mezzo alla vegetazione.

Ad un primo esame, secondo gli investigatori, non è possibile stabilire cosa abbia provocato la morte, ovvero non ci sarebbero segni: potrebbe trattarsi di un suicidio, ma non si può escludere nulla, almeno fino a quanto non si pronuncerà il medico legale. A memoria l'ultima scomparsa a San Giovanni Teatino risale ad una decina di anni fa ma si verificò da tutt'altra parte e soprattutto si tratta di una donna che abitava nella zona di Fontanelle.

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