Caos in A14, gli autotrasportatori minacciano il corteo dei Tir

Sabato 11 Gennaio 2020
Caos in A14, gli autotrasportatori minacciano il corteo dei Tir
È «insostenibile» il traffico sulla fascia adriatica, dove da giorni i mezzi pesanti sono dirottati sulla statale 16 per la chiusura ai Tir del tratto di A14 fra Atri-Pineto e Pescara Nord, circa 15 km che comprendono il viadotto Cerrano, tra quelli in sequestro preventivo per l'inchiesta della Procura di Avellino sulle barriere di
sicurezza. Protestano così in una nota le associazioni dell'autotrasporto merci Confartigianato Trasporti, Fita-Cna e Conftrasporto-Confcommercio di tre regioni (Puglia, Marche e Abruzzo), minacciando «una eventuale manifestazione dei Tir» e precisando che «sono circa 4.000 al giorno i mezzi pesanti costretti a passare sulla statale Adriatica anziché percorrere l'autostrada».

Chiedono «l'intervento del Governo e del Ministero dei Trasporti», riservandosi di decidere «tempi e
luoghi» della contestazione. Questa interdizione, spiegano, «si sovrappone alle altre restrizioni su diversi viadotti dell'A14 nel tratto abruzzese-marchigiano - precisano gli autotrasportatori - oltre alla chiusura del casello di Roseto degli Abruzzi. In seguito al rigetto da parte della procura di Avellino delle tre istanze
presentate dalla società Autostrade per l'Italia, la situazione è diventata disastrosa. Ad oggi, le imprese di autotrasporto non sono più in grado di programmare i propri viaggi, di rispettare i tempi di consegna e, se dovesse permanere questa situazione, le imprese saranno costrette a passare dalla tariffa kilometrica
alla tariffa oraria secondo i tempi di percorrenza: per effettuare un trasporto che prima richiedeva 3/5 ore, infatti,
oggi se ne impiegano oltre il doppio».

Per questo chiedono un ripristino dell'autostrada a «ritmi serrati, avvalendosi dei più moderni e veloci sistemi che la tecnologia mette a disposizione, su turni notturni o di 24 ore, prevedendo altresì uno sconto
extra sui pedaggi pagati da tutti i trasportatori costretti a percorrere le tratte in questione e a subire quest'incredibile disagio». 
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