La Procura di Avezzano ha disposto gli accertamenti per la bimba morta a San Pelino, schiacciata da una trave di un'altalena.
I periti della procura dovranno, entro novanta giorni, rimettere una dettagliata documentazione al magistrato inquirente e in particolare dovranno ricostruire non solo le cause e la dinamica del tragico incidente, ma anche esaminare i tronchi che hanno causato la morte della piccola. Insomma la procura vuole capire da quando quei tronchi marci, mangiati dal tempo e dall'incuria, che sorreggevano l'altalena dei bimbi, si trovassero in quello stato. I periti dovranno anche ricostruire la dinamica dell'incidente che sembra abbastanza chiara anche grazie alle testimonianze di un altro bambino che giocava con Alessia.
Infatti la piccola, figlia di una coppia albanese , stava giocando con quella rudimentale altalena nell'oratorio parrocchiale di San Pelino, quando la struttura ha ceduto di schianto. La bimba è stata colpita in pieno sulla testa, e a nulla sono valsi i tentativi dei medici di tenerla in vita. Il primo a soccorrerla è stato un infermiere che era seduto su una panchina vicina all'oratorio, Amleto Magnante. Secondo la ricostruzione degli inquirenti Alessia e un altro bambino stavano giocando con delle corde, a mo' di liana, che pendevano dalla trave dove si trova anche un'altalena con un seggiolino in plastica. A sostenere questi giochi due tronchi di vecchi pini, tagliati a circa due metri di altezza, su cui era stata fissata una trave in legno. A cedere sono stati i due tronchi di pino e la trave è scivolata colpendo in testa la undicenne. L'area è stata sequestrata dalla Procura in attesa delle conclusioni delle indagini. Il paese ancora oggi è sotto choc e in particolare tra le amichette di Alessia che quest'anno doveva frequentare la seconda media c'è tanta tristezza.