Punta da una zecca, l'attrice Delia Montebello costretta a lasciare le scene: «Non aprivo più la bocca e l'occhio non si chiudeva»

Paura per l'attrice, visitata in ospedale: ecco cosa è successo

Domenica 19 Febbraio 2023 di Mila Cantagallo
Delia Montebello, l'attrice costretta a lasciare le scene per la puntura di una zecca

Tutta colpa di una zecca. La puntura del minuscolo artropode ha fermato la carriera di Delia Montebello, attrice nota in Abruzzo per il talento e le tante performance di cui è protagonista da 40 anni.

Passione ed impegno donati non solo al palcoscenico, ma anche alle attività di insegnante di recitazione, organizzatrice di rassegne teatrali e segretaria dell'Ente Manifestazioni Pescaresi. Con la sua compagnia "I Falsi d'autore", l'artista ha tenuto spettacoli in tutta Italia, vari i progetti in corso.

Agli inizi del 2023 doveva debuttare nello spettacolo di un regista romano e, qualche mese dopo, in una pièce del pescarese Danilo Volponi ma la sfortunata casualità ha fatto scendere il sipario sui suoi programmi: la puntura della zecca ha deformato il suo viso, le ha tolto la parola costringendola a ricoveri in ospedale, lunghe cure, progressi a piccoli passi. E' lei stessa a raccontare la disavventura, attraverso parole non ancora del tutto articolate ma con la fierezza di potersi esprimere.

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«Il 13 dicembre scorso mi sono recata in ospedale ad Ortona per analisi di routine, l'infermiera mi ha consigliato di farmi visitare in pronto soccorso. Era insospettiva da un occhio "appesantito" che io credevo fosse la conseguenza di un colpo d'aria. I sanitari mi hanno prescritto un farmaco, il giorno dopo avevo tutto il viso gonfio, mi sono rivolta al reparto di emergenza di Pescara, mi hanno ricoverata in Otorinolaringoiatria dove mi è stata diagnosticata una paresi di Bell. Le cure, però, non facevano effetto. La bocca, che non aprivo più, era arrivata vicino all'orecchio. L'occhio destro non si chiudeva, mi bruciava e dovevo coprirlo con un cerotto. Assumevo molti farmaci ma stavo sempre peggio, nessuno capiva cosa avessi realmente. Un giorno, un medico molto giovane mi ha chiesto se fossi stata punta da qualche insetto, mi sono ricordata che ad agosto ero stata pizzicata da una zecca».


Svelato il mistero, la paziente viene ricoverata nel reparto Malattie tropicali e sottoposta ad una terapia di cortisone, antibiotico, antivirali. La patologia è la borreliosi: «Una malattia solitamente trasmessa dalle zecche - spiega la Montebello - che a loro volta hanno ingerito sangue infetto di animali selvatici. Vivo in campagna, in una zona piena di cinghiali ed immagino che possa essere stato uno di loro, punto a sua volta, la causa della mia sventura». Dopo un mese di cure adeguate, i primi miglioramenti: «I sanitari mi dicono che sto recuperando velocemente - continua Delia -. Ora riesco a parlare ma ho difficoltà con la pronuncia delle parole, la mia voce non è la stessa di prima, mi guardo allo specchio e non mi riconosco. Una fisioterapista e una logopedista bravissime mi stanno rimettendo in sesto. E' un percorso che dovrebbe portare alla guarigione completa ma la strada è ancora tortuosa. Da oltre due mesi non lavoro e sono demoralizzata, ma ringrazio mio marito, mio figlio, mia madre, mia sorella che mi sostengono psicologicamente perché è veramente dura». Immaginando il suo ritorno in scena, Delia Montebello allena la memoria: «A casa leggo tanti libri, non voglio perdere la capacità di ricordare. Mi piacerebbe scrivere una piéce sulla mia storia, ne ho già parlato con il regista Volponi, magari festeggerò il mio ritorno in teatro interpretando proprio me stessa».

Ultimo aggiornamento: 11:41 © RIPRODUZIONE RISERVATA