Sta provando a chiedere aiuto dopo che di aiuto da parte dei genitori ne ha ricevuto tanto e in cambio a loro non ha dato nulla. Non sarà facile per lui, 28enne della provincia di Teramo, lasciarsi aiutare perché anche in passato lo ha già fatto senza successo e poi è ricaduto nell’alcol, ma intanto vuole provarci dopo che adesso è finito in carcere per aver continuato a maltrattare entrambi i genitori e picchiare il padre, fino a spegnergli una sigaretta sul polpaccio mentre lui dormiva.
Ex finanziere di 56 anni muore in casa per un malore: l’ultimo video condiviso è la vittoria di Jacobs
Una vicenda familiare iniziata nel 2018, quando proprio il papà oggi 72enne, andando a riprendere il figlio che all’epoca frequentava l’Università ad Ancona, scopre che è alcolista. Ma dopo un paio di mesi di cura al Sert, il giovane, che adesso ha 28 anni, abbandona tutto e inizia a mettere le mani addosso ai suoi genitori. Il primo episodio sono due schiaffi in faccia al padre. Subito dopo due pugni che lo stendono a terra e una spinta alla mamma che cade pure lei a terra. Quella data segna uno spartiacque tra il primo e il dopo. Un dopo doloroso per due genitori che improvvisamente si sono ritrovati a doversi difendere dal figlio violento. A dover scappare di casa perché rincorsi da lui mentre brandisce una mazza.
E’ successo a fine luglio. Improvvisamente, così come ha raccontato il 72enne, mentre lui stava dormendo ha sentito come una scossa e quando si è svegliato ha visto di fronte a sé il figlio che rideva e una sigaretta nel suo letto che lui gli aveva appena spento su un polpaccio. Pochi giorni prima era stato di nuovo preso a schiaffi da quel figlio che aveva bevuto ed era ubriaco. Tutto è degenerato quando il ragazzo è tornato in Italia a causa della pandemia, dopo che nel 2019 è partito per andare a lavorare all’estero. In quel periodo marito e moglie hanno creduto che il 28enne potesse recuperare e magari anche disintossicarsi dall’alcol. E invece nulla. Appena è rientrato in Italia tutto è tornato esattamente come prima. In casa il terrore. Persino la scelta dei programmi da guardare in tv era motivo di litigio e di possibile sfuriata contro di loro. Una parola fuori posto o uno sguardo. Ieri, il 28enne, che è difeso dall’avvocato Stefania D’Addario, è stato sentito dal giudice per l’interrogatorio di garanzia dopo essere stato arrestato su esecuzione di una misura chiesta dal pm Francesca Zani e accolta dal gip Giovanni Cirillo. Dopo aver ammesso tutte le sue responsabilità, ha chiesto al giudice di essere aiutato: «Voglio cambiare, voglio disintossicarmi dall’alcool». Ha detto anche di voler «tornare a casa dai suoi genitori», ma questo non gli sarà concesso. Se stavolta davvero ci metterà tutto l’impegno, è possibile che possa riuscirci.