L'Abruzzo si veste di rosa, oggi il Giro D'Italia arriva all'Aquila

Venerdì 17 Maggio 2019 di Alessandra Portinari
L'Abruzzo si veste di rosa, oggi il Giro D'Italia arriva all'Aquila
C'è grande attesa per la settima tappa del 102° Giro d’Italia che oggi attraversa l’Abruzzo dal mare alla montagna, varcando dopo due anni la costa dei Trabocchi fino alle salite aquilane, che portano dritte al capoluogo dopo 185 km. La corsa attraversa ben tre province, dopo la chietina per un breve tratto quella pescarese infine l'aquilana.

Dopo 11 anni Vasto torna ad ospitare la partenza, alle ore 12,00 circa in piazza Rossetti, la città dopo la notte rosa è addobbata in ogni angolo. Scendendo sulla costa che diventa man mano selvaggia e incontaminata, con spiagge sempre più strette, piccole e fatte di ciottoli i girini proseguiranno fino alla riserva naturale di Punta Aderci da dove si ammira uno splendido paesaggio costiero e marino fino ad arrivare a Casalbordino. In questo tratto pedaleranno accanto alla pista ciclabile più lunga d’Italia che va da San Salvo a San Benedetto del Tronto per arrivare al Sangro, luogo in cui passava l'antica linea Gustav, dove nel 1943 i tedeschi eressero uno strenuo baluardo verso l'offensiva alleata. Questa frazione è un inno all’Abruzzo e ai suoi trabocchi, descritti da Gabriele D’Annunzio come “mostri in agguato, con i suoi cento arti” nel Trionfo della morte e alle sue bellezze naturali. Da Fossacesia Marina a San Vito Marina, ad ogni curva della litoranea si avvistano infatti le baracche sospese sulle onde che lunghe passerelle uniscono alla terraferma.

Nella seconda parte la tappa ripercorre le strade del terremoto, che sconvolse la regione nel 2009. A dieci anni da quella terribile notte la Rcs ha voluto rircodare le 309 vittime e i 1.600 feriti. Il percorso è molto impegnativo, soprattutto nel finale, con la salita sull’altopiano abruzzese. Numerosi i saliscendi durante la giornata, con tratti molto faticosi, che caratterizzeranno il finale verso il traguardo. Si parte da Vasto per poi proseguire sulla Statale 16 in direzione nord fino a Ortona, località scelta per il primo traguardo volante. Si continua, lasciando l’Adriatica per immettersi nell’entroterra su un percorso più increspato e risalendo poi sulle colline teatine di Poggiofiorito, Canosa Sannita, Tollo, Miglianico città di Dario Cataldo, Ripa Teatina, terra di Rocky Marciano e località del secondo traguardo volante della giornata. Si prosegue su un corta discesa, verso Chieti, poi discesa più lunga verso la valle del Pescara, con un tratto più omogeneo per il rifornimento.

A Popoli inizia il tratto più difficile verso l’altopiano abruzzese, dove si raggiunge un dislivello di 500 metri per 9 km. Da qui pendenze medie al 5,5% fino a toccare punte del 10%. In località Le Svolte di Popoli si trova il GPM di seconda categoria, poi sempre dritto fino al bivio di Barisciano. A San Gregorio inizia il tratto di discesa, fino a Sant’Elia per il finale, poi di nuovo salita quando mancano 9 km al traguardo di L’Aquila. Prima dell’arrivo inizia la salita di Via della Polveriera, con pendenze medie al 5% fino al 9%. Al Torrione sono previsti saliscendi fino al castello, a 2 Km dal traguardo, inizia lo strappo conclusivo, con gli ultimi 1.000 metri con pendenze medie dal 7,6% all’11% nel centro storico. Il traguardo è in via Crispi con punti insidiosi e curve a gomito che richiederanno da parte dei girini i riflessi pronti. L'arrivo è previsto alle ore 17,00. La tappa si potrà guardare in diretta tv su Rai 2 e Rai Sport. A 10 anni di distanza dal sisma, la carovana transiterà sui luoghi devastati dal terremoto, zone in cui i segni sono ancora sotto gli occhi di tutti e dove i cantieri. La storia ci ricorda che nel 2010 l’Aquila ospitò un arrivo di tappa (la partenza a Lucera) e a vincere fu Evgenij Petrov. Sul secondo gradino del podio si mise in luce l’abruzzese Dario Cataldo, che muoveva i primi passi. E ancora cinque anni prima, nel 2005 il ruggito di Danilo Di Luca fu più forte di quello di Marzio Bruseghin e Mauricio Ardila, giunti secondo e terzo al traguardo aquilano.

In gara ci sono due abruzzesi: il 24enne teatino Giulio Ciccone, alla sua quarta partecipazione alla corsa e il miglianichese Dario Cataldo, 34 anni, tra i più esperti, corre per la decima volta al Giro d’Italia. Il primo, passato quest’anno al team Trek-Segafredo, ha già conquistato la maglia azzurra dopo il prologo tappa di Bologna, l’esperto Cataldo, corre con i colori dell’Astana, la corsa passa praticamente sotto casa sua e il fan club ha organizzato diverse manifestazioni. Sulle ammiraglie di due team due abruzzesi: su quella della Nippo Vini Fantini il pescarese Stefano Giuliani, mentre il pinetese Alessandro Spezialetti dirigerà la Androni Giocattoli-Sidermec. Grande entusiasmo anche del presidente Valentino Sciotti per il ritorno del suo team alla corsa rosa Domani si corre la Tortoreto Lido-Pesaro, la più lunga di questa edizione. Tappa più lunga del Giro con i suoi 239 km divisa nettamente in due parti, i primi 140 km pianeggianti lungo la costa Adriatica e i successivi 100 ondulati e costellati di “muri” fino all'arrivo. In Abruzzo toccherà oltre al comune di Tortoreto quello di Martinsicuro per poi proseguire a San Benedetto del Tronto, nelle Marche. Alessandra Portinari
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