A vent'anni in Irlanda era l'erede potenziale di Jonathan Sexton, come numero 10

Mercoledì 25 Giugno 2014
A vent'anni in Irlanda era l'erede potenziale di Jonathan Sexton, come numero 10 della nazionale di rugby attuale campione del Sei Nazioni. Un incidente di gioco nel 2011 gli ha fatto perdere l'occhio sinistro, costringendolo al ritiro. A gennaio, grazie a uno speciale paio d'occhiali prodotti a Bologna e omologati dall'Irb, è tornato in campo, nella serie C italiana, con il Leonorso Udine. La prossima stagione potrebbe essere il mediano d'apertura della Zhermack Badia e, magari in futuro, della Vea FemiCz Rovigo.
Il protagonista di questa favola sportiva, già a lieto fine, è Ian McKinley. Ragazzone di 25 anni, compiuti il 4 gennaio, 1,82 per 90 chili, figlio di Dublino e dell'accademia giovanile del Leinster. Provincia con la quale prima dell'incidente ha esordito in Celtic League (6 presenze, 288', 8 punti), conquistando il premio di uomo del match in una sfida a Treviso. Mentre con l'Irlanda under 20 nel 2008/09 ha messo insieme 9 presenze, 642' e 49 punti fra Mondiale e Sei Nazioni di categoria. Giocava sia centro che apertura, ma la sua precisione al piede lo faceva spesso preferire col numero 10 a Ian Madigan, diventato poi il vice Sexton nell'Irlanda. Quello che ora avrebbe potuto essere lui.
McKinley, invece, lunedì era a Badia, a vedere i campi della società di serie A polesana. Poi è stato a Rovigo, a parlare con il ds Matteo Equisetto e il dg Massimiliano Dolcetto. «A Udine - spiega Equisetto - McKinley è da tre stagioni responsabile del settore giovanile del Leonorso. Quando a gennaio ha avuto l'ok per tornare a giocare ha trascinato la squadra di serie C con 10 vittorie da metà classifica alla finale per l'accesso alla serie B, persa contro il Reno Bologna di Edi Venturi. Ora vuole mettersi alla prova in un categoria superiore. L'hanno cercato varie società di A, fra cui il Cus Torino. Noi, grazie ai buoni rapporti con il suo presidente, gli abbiamo fatto una proposta tecnica precisa. Speriamo la preferisca alle altre più vantaggiose economicamente. Ci darà una risposta ai primi di luglio».
McKinley verrebbe a sostituire l'uruguaiano Felipe Berchesi, protagonista della vittoria del campionato del Badia, accasatosi al Chambery in Federal 1 (terza divisione francese). Proprio come Berchesi potrebbe allenarsi la mattina a Rovigo, così la Vea FemiCz potrebbe valutarne i progressi. Dopo una stagione in serie A, se riuscirà a tornare anche solo 70-80% delle potenzialità espresse prima dell'incidente, potrebbe essere pronto per il campionato d'Eccellenza. O magari di più. Così la sua favola avrebbe un lieto fine ancora più bello. Mentre il Badia confermerebbe la vocazione di società capace, grazie alle idee e alle conoscenze tecniche, di valorizzare talenti e ottenere risultati superiori a un budget economico sempre ridotto all'osso.
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