39enne assolto per la seconda volta Non tentò di uccidere un albanese

Mercoledì 15 Ottobre 2014
(lo.zo.) Arrestato il 12 maggio 2010 con la pesante accusa di tentato omicidio, era tornato alla piena libertà dopo due giorni, a seguito di un interrogatorio nel quale aveva rintuzzato questa ricostruzione. Assolto dalla grave contestazione in primo grado dal giudice di Rovigo, la Procura aveva impugnato il verdetto in Appello. Ora, per la seconda volta, la Corte di Appello di Venezia ha sancito che quell'accusa non è realistica e di conseguenza ha assolto Luigi Mantovani, 39 anni, di Adria, seguito sempre dal difensore di fiducia, l'avvocato Lorenzo Pavanello di Rovigo.
Una nuova vittoria per l'imputato e per il suo avvocato. I fatti all'origine del procedimento penale risalivano a oltre quattro anni fa. Secondo la ricostruzione dell'accusa tutto era accaduto a seguito di un diverbio in un bar di Adria. Mantovani avrebbe per due volte tentato di investire, con la pripria auto, l'albanese con il quale aveva poco prima litigato. Arrestato, era stato scarcerato. Già in sede di interrogatorio di convalida la difesa aveva fatto notare come l'impostazione dell'accusa e le dichiarazioni della presunta vittima presentassero lacune insuperabili. Evidentemente lo aveva ritenuto anche il giudice di primo grado, che aveva assolto l'imputato dal tentato omicidio. Così come quelli di Appello. Resta la condanna - pecuniaria - per l'ipotesi di lesioni lievi. Che, ovviamente non può impensierire chi, in prima battuta, si era visto "appiccicare" una contestazione pesantissima come appunto il tentato omicidio.

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