Circo, mancano le carte Il piano è stato rinviato

Venerdì 29 Agosto 2014
Manca ancora tutta la documentazione relativa alla domanda di attendamento del circo di Moira Orfei nell'area della Sme. Per questo Comune, Questura e Prefettura che si erano dati appuntamento ieri per capire come gestire la patata bollente (compresa la questione dei presidi animalisti, che lo scorso marzo, con il circo Millennium, era sfociata in un'aggressione ai danni di questi ultimi) non hanno potuto che far slittare l'incontro. Discussione dunque rinviata a data da destinarsi, quando saranno più chiari dettagli come quelli relativi all'area che il circo occuperà, alle date e a tutta la documentazione con la quale i circensi devono corredare la domanda da presentare all'amministrazione.
A quanto si è saputo finora, l'area individuata dovrebbe essere quella adiacente la Sme, dietro il centro commerciale Meduna, e l'attendamento con i relativi spettacoli dovrebbe protrarsi dall'11 al 16 settembre. Il circo di Moira Orfei si avvale della presenza di animali, ed è proprio questo il punto controverso. Dopo la sconfitta al Tar, infatti, il Comune di Pordenone ha dovuto - a dieci anni di distanza dall'ultimo spettacolo - riaprire le porte al circo con gli animali. Il ruolo di apripista era toccato, nel marzo scorso, al circo Millennium diretto da Derek Coda Prin, e le cose non erano decisamente andate per il meglio. Il circo aveva ottenuto - anche in seguito a una insistente campagna pubblicitaria - un notevole successo di pubblico. Dall'altra parte, le associazioni animaliste avevano organizzato un presidio quotidiano per manifestare la loro contrarietà agli spettacoli, stazionando però a debita distanza dai tendoni. Quando però il presidio era stato spostato - con le dovute autorizzazioni - davanti all'ingresso del circo, le tensioni erano esplose in un'aggressione ai manifestanti da parte di alcuni circensi. Di qui la necessità per l'amministrazione, pur nell'impossibilità di vietare gli spettacoli, di valutare da un lato la congruità della richiesta e di prendere eventualmente tutte le misure per evitare il ripetersi di episodi come quello verificatosi a marzo.
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