Pan, prima eletto e poi escluso: «E non mi fermo con il ricorso»

Martedì 30 Giugno 2015
Giuseppe Pan, 53 anni, sposato con due figli, laureato all'università di Padova in agraria e scienze forestali, professore all'istituto agrario di Bassano del Grappa, è il nuovo assessore regionale all'Agricoltura, caccia e pesca. Ieri la nomina. Secondo assessore padovano con Roberto Marcato. Il suo è un incarico esterno dopo che il ricorso vinto da Massimiliano Barison primo cittadino di Albignasego, nella coalizione Zaia ma non per la Lega Nord come Pan, gli ha fatto prendere il posto del sindaco di Cittadella che aveva già brindato alla vittoria (5088 le preferenze). Notevoli le polemiche sopite ora dalla nomina «ma il ricorso non lo ritiro, è una questione di principio», dice. Come pure quelle in casa dopo la defenestrazione della scorsa settimana, dell'assessore Gilberto Bonetto, ex assessore provinciale. Un grande clamore, ma sull'argomento ormai Pan ha messo la classica pietra sopra. Una lunga militanza nella Lega Nord quella di Pan anche se è da tempi non sospetti che sull'asta dell'antenna della sua abitazione sventola la bandiera della Serenissima. Non ha mai nascosto la volontà della svolta almeno autonomista del Veneto e con il collega di San Giorgio in Bosco Renato Miatello, ha sfoggiato per primo la fascia dei sindaci venetisti, ed anche in questo caso non senza polemiche. Ad aprile ha lasciato l'incarico di presidente dell'Associazione città murate del Veneto (retto ora dal primo cittadino di Conegliano) e si appresta adesso all'impegno nell'assessorato. Per due mandati, dal 2002 al 2012, è stato il vice sindaco di Massimo Bitonci. Bitonci che a sua volta sempre per due tornate amministrative, era stato il vice di Lucio Facco. Insomma una precisa successione tra sindaci e vice che potrebbe continuare con Luca Pierobon che sempre da Pan ha preso anche l'incarico di segretario del Carroccio cittadino. Un ventennio leghista che potrebbe diventare anche un quarto di secolo ed oltre. Ma ora l'orizzonte è al di là delle mura medievali cittadellesi. «Non dimentico il territorio da cui vengo e le persone che mi hanno sostenuto e che ringrazio - dice Pan - ma ora ci sono i più di 5 milioni di veneti ai quali rispondere e soprattutto settori importanti che hanno molti problemi da risolvere. Io cercherò di fare squadra, con le categorie, con gli operatori, affrontando i vari temi aperti. La fiducia che mi ha dato il governatore Luca Zaia è per me un onore e penso lo sia anche per tutta Cittadella. Conosco bene le materie dei referati considerata la mia formazione professionale, mi metto al lavoro da subito».
Rimane ora il passaggio di consegne con il suo vice Luca Pierobon. «Ci sono dei tempi tecnici, ma avverrà al più presto. Cittadella andrà alle urne con un anno di anticipo a maggio del 2016».
Insomma, per Pan una svolta decisamente importante. Cittadella e la terra padovana hanno dato ancora una volta fiducia premiando il sindaco. Anche con Bitonci, lui alla Camera, poi al Senato ed ora a Palazzo Moroni. Fino al 2020 - salvo sorprese - per Pan ci sarà molto da fare in terra, cielo e mare.

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