La riscoperta di Ugo Fontana, padre dell'illustrazione italiana

Martedì 22 Aprile 2014
Quando si pensa all'illustrazione italiana subito viene in mente il toscano Roberto Innocenti, autore di alcuni capolavori dell'albo illustrato di casa nostra. Numerosi potrebbero essere i nomi degli artisti contemporanei che fanno grande il nome dell'Italia in tutto il mondo: Alessandro Sanna, Altan, Mara Cerri, Maurizio Quarello e si potrebbe continuare ancora per molto. Ma l'illustrazione italiana ha un lunga storia e indubbiamente uno dei padri, benchè dimenticato dai più, di questo linguaggio è stato Ugo Fontana. Nato a Firenze nel 1921, muore nel 1985 dopo aver dato vita a più di 250 titoli editi nelle migliori case editrici, tradotti in tutto il mondo e premiatissimi.
Una mostra curata da Giorgia Grilli e Fabian Negrin, illustratore argentino, italiano d'adozione, ha innescato un'operazione di recupero di alcuni dei capolavori di questo raffinatissimo artista. Per Salani, su testo di Donatella Ziliotto, è uscito “Mondo bambino”, in cui Fontana ritrae la complessità del mondo interiore infantile con una sensibilità ineguagliabile: il quotidiano dei bimbi piccoli raccontato attraverso i giochi, il cibo, la famiglia. Tra le fiabe rese visivamente da Fontana la Fabbri ha ripubblicato “La bella addormentata nel bosco”, in cui personaggi, interni e paesaggi sono resi con una minuzia quasi puntinista. È di Mondadori invece, forse il capolavoro di questo artista, con il quale nel 1969 venne premiato alla Biennale di Bratislava: “Grandi Regine”. Da Galla Placidia a Caterina di Russia, passando per Isabella di Castiglia e Elisabetta d'Inghilterra, otto ritratti di donne, che hanno fatto la storia del Vecchio Mondo: testo di Roberto Piumini, le immagini di questo libro si rifanno alla tradizione del nostro Rinascimento.
La mostra bolognese, “Ugo Fontana illustrare per l'infanzia”, rimarrà aperta alla Pinacoteca fino al 27 aprile.