«L'impegno maggiore? La complessità normativa»

Mercoledì 14 Ottobre 2015
(F.Capp) Il dottor Roberto Laganara, specialista in ginecologia e ostetricia, è il responsabile medico del centro Biotech Pma di Padova. «Questo successo corona un anno di grande impegno per la nostra équipe: abbiamo dovuto organizzarci con Ovobank Spain per poter ottenere gli ovociti di donatrici idonee alle nostre pazienti, mantenendo sempre - sottolinea Laganara - un'attenzione particolare al rispetto della complessa normativa in vigore sull'importazione dei gameti dall'estero. La nascita di questa bambina, la prima da un ciclo di ovodonazione realizzato in Veneto, e le altre gravidanze in corso sono il frutto tangibile dell'abolizione del divieto di fecondazione eterologa operato nel 2014 dalla Corte Costituzionale, che ha così posto fine alla necessità di recarsi all'estero, mettendo la fecondazione eterologa a disposizione delle coppie italiane che la desiderano». Stop dunque al cosiddetto "turismo procreativo", Eva è la testimonianza di una strada che sembrava, fino a poco tempo fa, impercorribile se non a costo di grandi viaggi e ingenti sacrifici. «Come effetto collaterale stiamo assistendo all'abbassarsi dell'età media nei cicli di procreazione medicalmente assistita omologa (con gameti della stessa coppia, ndr). Quest'anno - spiega il dottor Laganara - siamo a 35,3 anni di media nella donna, e ciò ha portato a un innalzamento del tasso di successo per transfert, che attualmente è arrivato al 38,46% di gravidanze in evoluzione».

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