La spedizione di Ta Pum in visita tra Alpago e diga

Martedì 30 Settembre 2014
LONGARONE - A braccia aperte sulla diga del Vajont per accogliere il team alpinistico di Ta Pum. La spedizione storico-escursionistica sarà ospite domani della terra bellunese. A fare da padrone di casa, Franz Zanne, nel direttivo dell'associazione che ha sede ad Arco di trento. «Si tratta di un trekking, diviso in 88 tappe con 90 mila metri di salite e discese, che attraversa l'arco alpino - Zanne sintetizza così il significato della missione Ta Pum - due sono i gruppi che percorreranno in totale 1800 chilometri per congiungersi il 14 ottobre a Redipuglia dopo aver attraversato i luoghi che furono protagonisti del conflitto». Già da ieri gli escursionisti, partiti dallo Stelvio o da Asiago e sulle orme dei nostri soldati, si trovano in Alpago: al rifugio Dolada, in Comune di Pieve, e all'albergo Bortoluzzi di Farra.
Zanne è pronto a fare da guida agli amici escursionisti e alpinisti con la passione della storia. Per loro è programmato il passaggio ai piedi della diga del Vajont con visita all'interno dell'impianto, solitamente chiuso al pubblico, grazie alla collaborazione di Enel al progetto Ta Pum. Visita, poi, al coronamento con vista sul monte Toc e allo spazio espositivo di Dolomiti Contemporanee, di cui è curatore Gianluca D'Incà Levis. «Salita a Casso, quindi, in questa iniziativa, che non ha fini di lucro, a cui hanno aderito privati cittadini e volontari», precisa Zanne.
Questo cammino della memoria, nella sua tappa al Vajont, sarà seguito da un operatore di Rai Storia e da uno di WebTV del Cnr che partecipa all'impresa: sono infatti previsti monitoraggi atmosferici, di supporto alla georefereziazione e alle previsioni meteo.
Daniela De Donà

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