Nicolò ucciso a un anno da un tumore:
«Soffriva e noi non potevamo far nulla»

Domenica 13 Gennaio 2013 di Gabriele Zanchin
Nicolò Cecchetto morto a un anno
TREVISO - Nicol aveva compiuto un anno l'8 gennaio. Dopo due giorni morto. La causa: un tumore contratto alla nascita. Com’ possibile? Ce lo chiediamo anche noi - spiega mamma Nicoletta - Ma sono quelle situazioni a cui impossibile o trovare un perché. Noi non avremmo mai potuto immaginare che potesse accadere una cosa del genere. L'unica cosa che ci rasserena in questo momento di profonda tristezza è la consapevolezza di aver fatto tutto il possibile per Nicolò. Anche se la nostra esperienza non la auguro a nessuno: vedere un bimbo soffrire è la peggior cosa che possa capitare».



Intanto però un angelo in più è entrato in paradiso. Nicolò Cecchetto è spirato la notte scorsa dopo una breve e al tempo stesso lunghissima battaglia col male. Oltre alla mamma, lascia il papà Federico e il fratellino Filippo, tutti residenti a Riese Pio X (Treviso). Il funerale è già stato fissato per lunedì alle 15 nella chiesa parrocchiale di Riese, partendo dall'ospedale di Castelfranco, mentre ieri sera in chiesa è stato recitato il rosario. È stata un’esistenza interamente segnata dal male quella del piccolo Nicolò che ha avuto sì e no il tempo di venire al mondo, prima di iniziare una interminabile processione attraverso visite mediche delicate, terapie e centri specialistici del Veneto.



«Quando è nato - ricorda ancora la mamma - Nicolò aveva un piccolo segno su un braccio. Un bozzo, una specie di ematoma. Allora da Castelfranco ci hanno mandato a Mestre per un controllo. Sembrava una cosa di routine. Poi però da Mestre ci hanno spediti a Padova ed è lì, dopo dieci giorni, che abbiamo capito la gravità della situazione: si trattava di un tumore. È stato un colpo durissimo per noi, abbiamo vissuto un anno di grandi tensioni perché vedevamo la sofferenza di Nicolò e non potevamo fare praticamente nulla». Come del resto i medici.



Il piccolo è stato seguito subito dai migliori specialisti dell'ospedale di Padova, reparto oncoematologico, ed è sempre stato amorevolmente assistito da mamma Nicoletta e papà Federico, originario di Castello di Godego, dove risiedono i nonni Luciano, Ornella e la bisnonna Maria che da qualche tempo si è anch’essa trasferita a Riese. Una famiglia unita nella disgrazia, che la disgrazia ha reso ancor più forte.



Ma l’anno di calvario, con il piccolo Nicolò cresciuto più in ospedale che a casa tra speranze, illusioni e soprattutto delusioni, culminate nella prematura scomparsa del piccolo proprio la notte di venerdì, non potrà mai dimenticarlo nessuno. L'ennesima crisi è sopraggiunta negli ultimi giorni: ha aggredito un fisico già debilitato ed stata fatale al piccino che non aveva più armi per affrontarla e superarla. La notizia si è sparsa in poco tempo sia a Riese e Poggiana che a Castello di Godego dove i Cecchetto sono molto conosciuti, suscitando ovunque grande commozione. Un impietoso destino ha strappato Nicolò a questa vita. E nessuno è stato in grado di evitare che si compisse.
Ultimo aggiornamento: 14 Gennaio, 21:09 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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