VENEZIA - Il classico divieto di accesso con dentro il simbolo di un disabile in carrozzina; sotto, la scritta “Io non posso transitare, sopra questo ponte costato appena 11,3 milioni di euro, ma progettato da una famosa archistar”.
E’ Venezia, stavolta, a fare da teatro alla nuova provocazione dell’artista esplicitista Pep Marchegiani, che all’alba ha posizionato una serie di cartelli autografi agli accessi e lungo il Ponte della Costituzione, che attraversa il Canal Grande tra piazzale Roma e la stazione di Venezia Santa Lucia, vietando simbolicamente il transito ai pedoni
Composto in gran parte da scalini, è inaccessibile ai disabili e proprio per questo si è resa necessaria la realizzazione di un’ovovia che, dalla mattina alla sera, trasporta diversamente abili, anziani o persone con mobilità ridotta.
“Una struttura lanciata come avveniristica – commenta Pep Marchegiani – che invece è diventata un pericoloso disastro, costato milioni e milioni di euro". A Venezia la Corte dei Conti ha aperto un’inchiesta sui costi della struttura.
L’attacco artistico di Pep Marchegiani arriva dopo gli ultimi due blitz attuati dall’artista: il 7 gennaio, a Firenze, nell’ambito dell’iniziativa denominata “Fu’Renze”, decine di riproduzioni in chiave esplicitista del David e dozzine di copie del curriculum europeo di Michelangelo, aggiornato al 2014, hanno invaso le vie della cultura, per sensibilizzare sul rilancio dell’arte contemporanea; lo scorso 8 febbraio, invece, il viale che porta alla Reggia di Caserta è stato tappezzato di cartelli con la scritta ‘Vendesi’, mentre lo storico “Rustico da ristrutturare di ampia metratura con annessi terreno e fontana” è finito anche sui principali portali per le compravendite immobiliari, con l’obiettivo di criticare il decadimento del patrimonio culturale e artistico italiano.