In mezzo ai binari volta le spalle
al treno: Igor muore a 19 anni come
il suo amico del cuore Raoul

Sabato 29 Novembre 2014
Igor e il luogo della tragedia

ARQUA' POLESINE - Ha atteso il treno dandogli le spalle. È così che ha accolto la morte Igor Zelenyy, 19 anni, di Arquà Polesine. È successo verso le 6.20 di oggi, all'altezza della stazione ferroviaria del piccolo Comune in provincia di Rovigo. Il ragazzo è stato investito dal regionale che andava da Padova a Bologna. Il convoglio non gli ha lasciato scampo.

Sul posto la polizia, col personale della Polfer, seguito dai colleghi della scientifica e della squadra mobile. Igor era amico di Raou Stefani, 16enne di Villamarzana, morto la sera del 18 aprile 2013 pure lui sotto un treno, sempre in stazione ad Arquà Polesine.

Proprio la squadra mobile di Rovigo, guidata dal vicequestore aggiunto Bruno Zito, ha tuttora una indagine aperta su quell'episodio. Ritenuto un suicidio, ma sul quale occorre gettare piena luce.

La famiglia di Raoul, assistita dall'avvocato Elisabetta Bertin di Rovigo, ha infatti chiesto varie volte alla magistratura di lavorare ancora sul caso prima di dichiararlo chiuso, dal momento che un testimone quella sera avrebbe visto il 16enne in compagnia di un'altra persona. Nel corso delle indagini la polizia aveva ascoltato molti amici dell'adolescente, compreso Igor. Sicuramente profondamente segnato dalla scomparsa dell'amico.

Nel suo caso comunque non ci sono dubbi si tratti di suicidio. Lo testimonierebbe anche la dichiarazione del macchinista: avrebbe visto il 19enne solo, di spalle, fermo sulle rotaie.

Ultimo aggiornamento: 11 Aprile, 18:24 © RIPRODUZIONE RISERVATA