Referendum, un milione 300mila voti
«Via dall'Italia ed esenzioni fiscali»

Mercoledì 19 Marzo 2014
La scheda elettorale e l'ideatore dell'iniziativa Gianluca Busato
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VENEZIA - Il referendum per l'indipendenza del Veneto è stata una sua idea, è lui il promotore e presidente di plebiscito.eu, il sito che ha raccolto ad oggi (i dati del sito alle 19) un milione e 300mila voti di cittadini veneti», il 30,56% degli aventi diritto in regione. «Una cifra che va oltre ogni aspettativa», ammette il trevigiano Gianluca Busato che adesso punta ancora più in alto: «Vogliamo raggiungere i due milioni». E poi? Raggiunti i fatidici due milioni cosa succederà? Busato ha ben presente l'obiettivo: «La dichiarazione unilaterale di indipendenza del Veneto dall'Italia». L'iniziativa ha riacceso il confronto politico sul tema e attirato perfino l'interesse dei media internazionali (Video).



Veneto indipendente dall'Italia: sei d'accordo? VOTA IL SONDAGGIO.



Un progetto di difficile realizzazione, tuttavia Busato non si lascia scoraggiare e rilancia: «Sappiamo anche quale sarà il primo passo una volta proclamata l'indipendenza: l'esenzione fiscale totale per i cittadini veneti, anche durante il momento di transizione». Il tutto avallato «dal consenso e dalla sovranità del popolo veneto». Tutto bene, se non fosse che proprio il sito che ospita il referendum sembrerebbe avere delle falle: si può votare anche fornendo dati e identità false, non solo, si può votare più e più volte. Ma qui Busato ci ferma: «Non ci sono falle, il sistema nelle ore notturne incrocia i dati dei votanti con quelli dell'anagrafe elettorale: abbiamo già scorporato 1.831 voti e 637 sono in "quarantena" in attesa di essere vagliati».



E l'accostamento con la Crimea? «Di uguale c'è la data e il fatto che si tratti di un referendum, per il resto è una questione ben diversa - spiega ancora Busato - anzi, direi che il problema dell'indipendenza del Veneto è assai più importante: nel caso della Crimea si tratta di pedine che si spostano sullo scacchiere geopolitico internazionale, nel nostro caso si parla di una vera potenza economica che cerca la sua indipendenza».



ZAIA INVITATO DALLA STAMPA ESTERA

Il motore del movimento indipendentista del Veneto non sono le «segreterie di partito», ma «il popolo e va rispettato». Allo stesso tempo «c'è una legge in discussione al Consiglio regionale per l'indizione di un referendum consultivo sull'indipendenza» della Regione e «ci stiamo impegnando per portarla avanti e votarla». Lo ha detto il governatore del Veneto, Luca Zaia, parlando con i cronisti della stampa estera a Roma. «Ci sono oggettivi problemi di compatibilità con la Costituzione - ha osservato Zaia - ma il diritto internazionale ci dà ragione sul fronte dell'autodeterminazione e sulla possibilità di fare il referendum».
Ultimo aggiornamento: 8 Aprile, 11:31 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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