Generazione dei "sempre connessi"
Ecco lo studio sui nostri giovani

Lunedì 28 Settembre 2015
Generazione dei "sempre connessi" Ecco lo studio sui nostri giovani
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PADOVA - Sono stati presentati oggi i principali risultati della seconda annualità del progetto “Crescere”, uno studio sugli adolescenti padovani realizzato dalla Fondazione “Emanuela Zancan” nella provincia di Padova e nel comune di Rovigo, grazie al sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo e dell'Ulss 16, che ha avviato i “bilanci di salute” a cura del Centro di Medicina dello Sport e delle Attività Motorie.

Iniziato nel 2013 su un campione di circa 500 ragazzi che allora avevano 11-12 anni, lo studio li ha “accompagnati” in questi due anni monitorando le condizioni di crescita e di sviluppo verso l’età adulta a livello fisico, relazionale, emotivo, delle capacità e delle aspettative di vita. Il progetto, che proseguirà fino al compimento del 18° anno di età, consentirà di capire come si studia, si cresce, si affrontano i compiti di sviluppo, si vive in famiglia, si gestiscono i problemi di apprendimento e di salute, come ci si prepara al lavoro, come si partecipa e si diventa grandi.



Di seguito una sintesi dei risultati.

Tra le attività del tempo libero, lo sport riveste un ruolo dominante tra i ragazzi di 13 anni. 8 su 10 praticano un qualche tipo di attività sportiva. Altrimenti trascorrono il tempo in casa, da soli o con amici. Solo 1 su 5 fa qualche attività di volontariato durante l’anno.



Internet e tv. Più di 3 ragazzi su 4 guardano la tv tutti i giorni (78%), con una media di 1 ora e 50 minuti al giorno (+15 minuti al giorno rispetto all'anno scorso). Il 34% usa il computer/tablet tutti i giorni, in media circa un’ora al giorno. L’uso è in aumento: l’anno scorso usava il computer tutti i giorni il 21% del campione e il tempo medio di utilizzo era 45 minuti al giorno. Più di 3 ragazzi su 4 si collegano a internet tutti i giorni (78%): 8 su 10 si collegano tramite smartphone. Navigano in media 1 ora e 30 minuti al giorno. 1 su 3 naviga libero, senza limiti di tempo o restrizioni di siti in cui non può andare.

1 tredicenne su 3 ha un profilo Facebook (34%) e il 18% lo guarda tutti i giorni o quasi. La proporzione rispetto all’anno scorso è aumentata (erano il 20% di cui il 10% tutti i giorni). Ancora pochi a 13 anni usano Twitter, solo il 12%. È comunque una tendenza in crescita (un anno prima erano solo il 4%). Più di un ragazzo su 3 dice di aver accettato l’amicizia in internet da persone che non conosce (37%). 1 su 5 dice di aver ricevuto almeno una volta foto/video di amici in atteggiamenti "provocanti". Il 6% dei ragazzi a 13 anno ha giocato almeno una volta con giochi online in cui si vincono/perdono soldi.



Relazioni con i genitori. Per più della metà dei ragazzi (53%) a 13 anni è “facile/molto facile” parlare con il padre di cose che li preoccupano veramente. Il dialogo con la madre risulta ancora più agevole: per il 75% è “facile/molto facile”. Emerge dunque un quadro positivo del rapporto genitore-figlio, anche se da un anno all’altro le proporzioni sono diminuite: a 12 anni il dialogo con la madre era agevole nell’80% dei casi, con il padre il 61%.



Benessere a scuola. Il rapporto con la scuola in genere è positivo e i dati della seconda annualità lo confermano. A 13 anni la scuola piace a 7 ragazzi su 10 (piace molto a 1 su 10, “abbastanza” a 6 su 10). Per alcuni, però, la scuola è anche fonte di stress: 1 ragazzo su 10 si sente molto stressato, 3 su 10 “abbastanza”. Il rapporto con i compagni di classe è positivo, il rapporto con gli insegnanti è invece più critico e da un anno all’altro la fiducia verso gli insegnanti è diminuita. A 12 anni la maggioranza degli studenti valutava in modo positivo i propri insegnanti: il 69% dichiarava di sentirsi trattato in modo giusto (soltanto il 12% non era d’accordo). Oggi, a 13 anni, gli stessi ragazzi sono più critici: il 56% pensa di essere trattato nel modo giusto e la percentuale di disaccordo sale al 18%.



Autostima. In generale, i ragazzi hanno un buon livello di autostima e fiducia nelle proprie capacità. 9 ragazzi su 10 pensano di avere un certo numero di qualità e di valere almeno quanto gli altri. 8 su 10 inoltre hanno un atteggiamento positivo verso se stessi e complessivamente si sentono soddisfatti di quello che sono.

È stato anche chiesto ai ragazzi quanto sono soddisfatti della loro vita. Il primo anno le risposte dei ragazzi sono state molto positive: il 77% ha espresso giudizi pienamente positivi, il 23% si collocava in una fascia intermedia e meno dell’1% si dichiarava infelice. A distanza di un anno, le proporzioni sono cambiate. La percentuale di ragazzi pienamente soddisfatti passa dal 77% a 12 anni al 67% a 13 anni. I ragazzi completamente scontenti della loro vita sono ancora una piccola minoranza (1,4%), ma comunque si tratta di una proporzione in crescita (l’anno scorso era appena lo 0,4%) e probabilmente sarà destinata ad aumentare. Lo scopriremo nei prossimi anni.



Ultimo aggiornamento: 29 Settembre, 11:34 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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