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Picchia e umilia la compagna, arrestato Massimiliano Marino. Il cinquantenne aveva da poco scontato una condanna a 18 anni per l’omicidio della prima moglie. E per lui si sono spalancate di nuovo le porte del carcere di Rieti. Massimiliano Marino, romano ma da poco tempo residente a Viterbo, la notte di Santo Stefano del 2004 colpì con un coltello da cucina la compagna Daniela Serra di 37 anni. L’omicidio avvenne in una abitazione di via Madonna dei Canneti, a Cerveteri, in provincia di Roma. E Marino fu condannato a 18 anni di carcere. Pena finita di scontare appena 7 mesi fa.
A novembre del 2021 Marino, ormai cinquantenne, esce dal carcere di Rieti e conosce una donna di Viterbo con la quale istaura una relazione nel capoluogo della Tuscia.
In una manciata di minuti gli agenti sono riusciti ad allontanare la donna dal compagno e a tranquillizzarla. In quel momento avrebbe preso coraggio e raccontato mesi di sofferenza. Insulti, botte e minacce sarebbero stati all’ordine del giorno. La donna è stata subito accompagnata all’ospedale di Belcolle dove è stata inserita nel percorso rosa che potrà aiutarla a uscire da questa dolorosa storia. Fino a quel momento la vittima aveva accusato in silenzio, con la paura di ritorsioni più pesanti. Non era riuscita a parlare a raccontare la violenza per il terrore di essere malmenata ancor più pesantemente.
«Il cinquantenne - dicono gli investigatori - , con condotte reiterate commesse nel periodo compreso tra i mesi di aprile e giugno del corrente anno, ha costantemente maltrattato la convivente vittima di umilianti offese verbali e violenze fisiche, mai precedentemente denunciate alle forze dell’ordine per il timore di possibili ripercussioni negative». E dopo la denuncia per lui si sono aperte di nuove le porte del carcere di Rieti. Massimiliano Marino è stato infatti arrestato dopo l’ordinanza del gip di Viterbo per i reati di maltrattamento e lesioni contro familiari. La vittima, trasferita in una località protetta, sarà assistita nel percorso dal centro antiviolenza Penelope.
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