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Esplodono i contagi all’interno delle famiglie. Ma non solo: a Nepi scoperto un focolaio in due case alloggio per anziani. Una situazione che l’azienda sanitaria sta approfondendo: alcuni degli ospiti e degli operatori risultati positivi all’antigenico e ora in attesa dei risultati del molecolare sarebbero già stati vaccinati, almeno con la prima dose.
Dall’ultimo bollettino diramato dalla Asl, emerge il trend che si sta rafforzando nel Viterbese: complici le varianti inglese, brasiliana e nigeriana ormai conclamate, il Covid prosegue la sua corsa con una velocità e facilità di contagio prima mai riscontrate. C’è la zona rossa che, con tutte le sue restrizioni, abbatte le occasioni di contagio ma il virus morde lo stesso e lo fa all’interno delle abitazioni.
Occhi puntati anche sulla vicina Nepi. Qui il sindaco Franco Vita parla del cluster scoperto nelle due strutture per anziani all’esterno del centro abitato, gestite dallo stesso nucleo familiare. “Sono stati riscontrati casi positivi al tampone antigenico sul personale e su qualche anziano. Si tratta per la maggior parte di persone non originarie del nostro comune. Appena informato – aggiunge il primo cittadino - ho dato disposizione alle due case alloggio di non far entrare o uscire nessuna persona. Poi, ho provveduto a informare la Asl di Viterbo”. Ieri l’azienda sanitaria ha iniziato i tamponi molecolari sugli 8 operatori risultati tutti contagiati col test rapido e sui 2 ospiti anche loro positivi. Ma lo screening coinvolgerà anche i restanti 15 anziani presenti nelle strutture. “Molte di queste persone – aggiunge Vita - sono state vaccinate, forse questo è il motivo per cui, al momento, non ci sono casi critici”.
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