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«Ma figuratevi, io ho altro da fare». Lo ha detto il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia , fuori da Montecitorio, rispondendo a chi gli domandava se accetterebbe di fare il segretario della Lega se gli fosse proposto questo ruolo al congresso del partito: «Non so dire se ci sono margini per eliminare il vincolo dei due mandati per i governatori, non mi occupo di questo, non sono mai stato parlamentare e non conosco quali siano i presupposti. Dico semplicemente che il Paese è un Paese anomalo. Ha le uniche due cariche elettive, elette dal popolo, che hanno il vincolo dei mandati. Tutte le altre cariche no». Ha proseguito il presidente della Regione Veneto, prima dell'audizione in commissione Affari costituzionali. «Non ho letto la lettera, penso che in democrazia ognuno possa scrivere le lettere che vuole» ha aggiunto poi a proposito del documento di amministratori leghisti "dissidenti".
«Non discuto la candidatura di Vannacci - ha poi aggiunto - visto e considerato che non ho ancora capito se esisterà.
«Declinare la candidatura alle Europee non è che è un peccato mortale...Io penso che sia coerente seguire il lavoro in Veneto. Molti sono interessati al mio futuro, ma ricordo che c'è ancora almeno un anno e mezzo di governo. Un anno e mezzo di governo non è poca cosa - ha aggiunto il governatore della Lega -. A pensare di gettare al vento un anno e mezzo di lavoro mi viene male, visto l'impegno che ho con i veneti e quanto consenso i veneti hanno saputo esprimere nei miei confronti».
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