L'ultima "cafonata" a Venezia, tuffo spaventoso da un palazzo in laguna e finale da brivido Video

VENEZIA - L'ultima "cafonata" a Venezia, il tuffo spaventoso in laguna. È accaduto in campo San Pantalon: un ragazzo è salito sul tetto di un...

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VENEZIA - L'ultima "cafonata" a Venezia, il tuffo spaventoso in laguna. È accaduto in campo San Pantalon: un ragazzo è salito sul tetto di un palazzo e nonostante i passanti lo invitassero a desistere, si è lanciato da un'altezza vertiginosa in laguna. Il finale da "brivido" con spanciata in acqua.

Il parkour, ovvero l'abilità di compiere un percorso superando qualsiasi ostacolo in maniera veloce ed efficiente, è una pratica sportiva nata in Francia nella metà degli anni 80 ma divenuta in questo caso estrema.

Le indagini

Dietro al tuffo in un rio di Venezia di stamane da parte di un uomo che si è lanciato dal cornicione di un palazzo ci potrebbe essere l'azione di un gruppo di almeno tre filmaker per ottenere il maggior numero di like con il video sui social. È l'ipotesi avanzata dalla Polizia municipale che sta indagando sull'episodio. In rete sarebbe stato postato anche un secondo video che mostra, nello stesso punto e probabilmente nella stessa ora, una persona
diversa che passa da un lato all'altro del canale. Il video è stato acquisito dai vigili urbani. Si stanno sentendo in queste ore anche alcune persone che risiedono nella zona per capire, in particolare, come sia stato possibile per l'autore del tuffo raggiungere il cornicione dell'edificio.

Il commento di Brugnaro

Immediato il commento con un tweet del sindaco Luigi Brugnaro. «A questo soggetto - dice - bisognerebbe dare un certificato di stupidità e un bel sacco di pedate. Stiamo cercando di identificarlo, per denunciarlo. Lui e il suo compare sotto che faceva il video cretino per i social».

La Polizia municipale di Venezia «sta cercando di identificare l'autore del tuffo in acqua di stamane e il suo compare: ho mandato una pattuglia per cercare di capire come ha fatto ad andare sul tetto del palazzo, rischiando con il suo gesto anche la vita», ha precisato Brugnaro. «Sono veri delinquenti - aggiunge - che non si rendono conto del pericolo che creano alla città. Pensate se fosse passata in quel momento una barca sotto». Brugnaro lancia un appello, definendo quanto avvenuto «un atto delinquenziale»: «Non fate a gara, non fate queste stupidaggini per qualche like in più sui social».

Il commento di Zaia

«Quanto accaduto stamane a Venezia è vergognoso e soprattutto è un insulto alla fragilità della città e a tutti noi veneti»: lo scrive sulla sua pagina Facebook il Presidente del Veneto Luca Zaia, postando il video dell'uomo che stamane si è tuffato in un rio dal cornicione di un palazzo di tre piani. «Adesso basta» scrive Zaia, aggiungendo che «fatti del genere vanno puniti con fermezza. Chi vuole comportarsi in questo modo - conclude - se ne vada pure altrove». 

Il commento di Martella

«Albert Einstein affermava che 'solo due cose sono infinite, l'universo e la stupidità umana, e


non sono sicuro della prima'. Aveva ragione perché non poteva immaginare che un signore si sarebbe tuffato dal terzo piano di un palazzo storico di Venezia. Mi rendo conto che la stupidità non è facilmente arginabile ma occorre lavorare per restituire alla città decoro, e anche il rispetto che la sua bellezza dovrebbe incutere in ciascun visitatore». Lo scrive, sulla sua pagina Facebook, il segretario regionale del Pd, Andrea Martella.

 

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Il Gazzettino