«Mi hanno ferito, perdo parecchio sangue». La voce di Yuri è calma, il 28 giugno, mentre parla con la sala operativa della Questura e chiede di mandare...
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«Quando rientrerò in servizio, e spero di farlo il prima possibile, tornerò nel quartiere di Tor Bella Monaca», ha detto nel corso di un incontro stamattina in Questura in cui ha ricordato l'aggressione. Al collega che quel giorno lo ha salvato è andato oggi il ringraziamento più grande dell'agente. «Per ultimo, ma non per importanza - ha scritto Yuri Sannino in una lunga lettera - ringrazio Andrea il mio angelo, il mio fratello di giubba che senza perdere tempo e pensare un secondo mi ha preso dalla mia volante, mi ha messo nella sua, e come se avesse un F17 mi ha portato al policlinico Casilino dopo neanche 5 minuti. Sei il vero eroe di questa storia, sei il mio eroe» ha aggiunto.
Ripensando a quel giorno, il poliziotto ha anche sottolineato: «Le coltellate si possono prendere, fanno parte del nostro mestiere.
Il Gazzettino