Omicidio a Riese, il procuratore: «Bujar ha detto al 112 che si sarebbe consegnato mentre fuggiva, le aggravanti prevedono l'ergastolo» Video

Martani ha aggiunto anche che ci sarebbero stati presupposti per un divieto di avvicinamento ma non sarebbe bastato per fermare la sua volontà di uccidere

«Temevamo che Bujar fosse uscito dal territorio nazionale perché era passato da casa per prendere alcuni affetti personali». A parlare in conferenza stampa...

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«Temevamo che Bujar fosse uscito dal territorio nazionale perché era passato da casa per prendere alcuni affetti personali». A parlare in conferenza stampa è il procuratore capo di Treviso, Marco Martani, sull'omicidio di Vanessa Ballan, trovata morta accoltellata ieri, martedì 19 dicembre, sull'uscio di casa. 

Omicidio a Riese. Vanessa e l'aggressione al supermercato. Bujar le aveva detto: «Ti ammazzo». Il procuratore: «La valutazione fatta era di non urgenza»

«Sulle mani aveva una ferita da taglio compatibile con un coltello da cucina - aggiunge il procuratore fornendo dettagli sul momento della cattura di Bujar Fandaj - Nell'ultimo periodo c'erano i presupposti per un divieto di avvicinamento ma non per la custodia in carcere. In particolare, come racconta un testimone collega della vittima, una volta Bujar si era recato nel supermercato dove lavorava Vanessa e l'aveva spinta dicendole "ti ammazzo". Ma comunque questa misura di allontanamento non sarebbe stata sufficiente ad evitare la sua volontà di ucciderla».

Ieri poi la telefonata del kosovaro al 112: «Sono stato io, domani mi consegno».

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Il Gazzettino