VENEZIA - È bastato cambiare un numero su un certificato per far passare undicimila tonnellate di grano duro convenzionale come biologico. La truffa...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
L’inchiesta di Report di Bernardo Iovene in onda questa sera, lunedì 10 ottobre, alle 21.30 su Rai 3 esplora il mondo dei certificatori e si sviluppa in Romania dove alcuni enti di certificazione italiani sono stati sospesi perché certificavano come biologici prodotti da imprenditori veneti trattati con fitosanitari e pesticidi. Gran parte del grano biologico che consumiamo arriva dai paesi dell’Est.
Bernardo Iovene si è trasformato in imprenditore agricolo per ricostruire come è stato possibile che in cinque anni siano transitate 350 mila tonnellate di falso biologico in Italia. A vigilare su tutto c’è il ministero delle Politiche agricole, ma proprio nel ministero e nel posto cruciale potrebbero annidarsi relazioni pericolose.
Nell'anticipazione video di Report è stato intervistato anche l'imprenditore Massimo Roncon, dell'azienda agricola "Grains" di Arre (Pd), che invece produce produce granaglie biologiche da oltre 25 anni e che ha spiegato nel servizio come funziona veramente il biologico e che nulla ha invece a che vedere con le truffe oggetto del servizio televisivo. Roncon ha, a titolo personale, risposto ad una domanda del giornalista, chiarendo in modo chiaro il perché negli anni scorsi molti imprenditori italiani siano andati a sviluppare coltivazioni biologiche in Romania, evidenziando che tale sviluppo è stato determinato dal fatto che gli agricoltori italiani non volevano convertire le proprie produzioni dal tradizionale al biologico. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino