L'Ue vuole ridurre status protezione dei lupi, l'ira degli animalisti

Von der Leyen denuncia "concentrazione di branchi", Italia a favore Roma, 20 dic. (askanews) - La Commissione Europea ha...

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Von der Leyen denuncia "concentrazione di branchi", Italia a favore

Roma, 20 dic. (askanews) - La Commissione Europea ha presentato una proposta di decisione del Consiglio volta a declassare lo status di protezione del lupo - rendendolo "protetto" anziché "rigorosamente protetto" - ai sensi della Convenzione internazionale di Berna sulla conservazione della fauna selvatica e degli habitat naturali europei, di cui fanno parte l'Ue e i suoi Stati membri.

La presidente Ursula von der Leyen ha detto che "il ritorno dei lupi è una buona notizia per la biodiversità in Europa. Ma la concentrazione di branchi di lupi in alcune regioni europee è diventata un pericolo reale soprattutto per il bestiame".

Da tempo le organizzazioni animaliste si dicono preoccupate per questa possibilità. Il WWF ha definito la proposta della Presidente della Commissione Europea von der Leyen "contro ogni evidenza scientifica", "una decisione grave, motivata da ragioni puramente personali e politiche". Per il WWF la proposta inoltre indebolisce il "ruolo dell'Ue come partner affidabile e leader nei forum internazionali".

Una modifica alla Convenzione di Berna richiede una decisione del Consiglio e quindi una maggioranza qualificata degli Stati membri per approvare la proposta della Commissione.

All'inizio del 2023, 12 Ministri dell'Ambiente hanno scritto al Commissario Sinkevicius assumendo una chiara posizione contro il declassamento dello status di protezione del lupo. L'Italia al contrario è a favore, il ministro dell'Agricoltura Francesco Lollobrigida a fine novembre ha dichiarato:

"Una grande associazione, la Lav, mi ha dedicato una serie di dichiarazioni in cui dice 'il ministro Lollobrigida vuole affrontare il problema dei lupi anche immaginando la revisione della direttiva Habitat, grazie, sì è vero".

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Il Gazzettino