L'ex ministro a Boris Johnson: «Se ne vada, in nome di Dio»

La giornata nera di Boris Johnson, che oggi ha di fatto tagliato le restrizioni di alcune norme anti Covid, sarà ricordata soprattutto per quel «se ne vada, in nome...

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La giornata nera di Boris Johnson, che oggi ha di fatto tagliato le restrizioni di alcune norme anti Covid, sarà ricordata soprattutto per quel «se ne vada, in nome di Dio», pronunciato nell'aula dei Comuni da David Davies, ex ministro conservatore per la Brexit, un tempo alleato di Johnson. Una citazione storica che ad alcuni ha ricordato Oliver Cromwell, che pronunciò quelle parole nel 1653 rivolto al 'Long Parliament', da lui ritenuto incapace di gestire gli affari della nazione. Ma i più hanno colto il riferimento più recente a Neville Chamberlain, il premier conservatore tra i più vituperati della storia inglese. All'inizio della Seconda Guerra Mondiale, quando la politica dell«apeasement' con la Germania nazista era ormai disastrosamente franata, con quelle parole, Chamberlain venne invitato dal deputato conservatore Leo Amery a farsi da parte. Poco dopo, Winston Churchill divenne il nuovo primo ministro. E per Johnson non potrebbe esserci paragone più umiliante per la sua possibile uscita di scena.

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Il Gazzettino