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Non poteva che arrivare in ritardo. Esattamente come nella prima scena del film. Questa volta però non c'è Oscar a rinfacciarglielo, ma tanti appassionati ad accoglierlo con un grande applauso. «Billo è come uno spirito che si è inserito dentro di me, ogni tanto viene fuori e improvvisamente mi fa cantare». E allora vai di Maracaibo! Per una notte Cortina torna al 1983 con Jerry Calà al piano bar dell'Hotel de La Poste. Attorno alla pianola, che sostituisce il pianoforte di allora, non ci sono più i parvenu romani e nemmeno la sua Ivana, interpretata da una giovanissima Stefania Sandrelli, ma quelli che di Vacanze di Natale ne hanno decretato il successo, gli spettatori. La sensazione è quella di un deja vu. Un successo che ha attraversato più generazioni. «I ragazzi che lo hanno visto dopo o che addirittura non erano ancora nati, guardando questo film, capiscono che quegli anni avevano qualcosa di speciale pur con i loro difetti e con i cafoncioni di Vacanze di Natale. Però c'era brio e divertimento. C'era voglia di fare e di emergere e, soprattutto, non c'era il politicamente corretto. Secondo me i ragazzi questo lo adorano ed è il motivo per cui il film di quarant'anni fa, oltre che attuale, diventa anche trasgressivo. È il massimo».
LO SLOGAN
E qui scatta l'iconica espressione di "libidine".
Il Gazzettino