Hillary Clinton sfida l'Onu su repressione donne in Iran

Con attivisti chiede rimozione Iran da Commissione Onu su donne Milano, 29 nov. (askanews) - L'ex candidata alla presidenza Usa...

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Con attivisti chiede rimozione Iran da Commissione Onu su donne

Milano, 29 nov. (askanews) - L'ex candidata alla presidenza Usa Hillary Clinton e diversi artisti e attivisti iraniani hanno sfidato lunedì l'Onu sulla repressione delle donne in Iran, durante un evento artistico a New York davanti alla sede delle Nazioni Unite.

L'ex capo della diplomazia statunitense ha partecipato a Roosevelt Island, un'isola sull'East River tra Manhattan e Queens, a una cerimonia per svelare installazioni artistiche - tra cui un gigantesco occhio dipinto su dei gradini - intitolata "Eyes on Iran" .

"Si tratta della lotta globale per i diritti umani, la dignità umana, la libertà umana, l'uguaglianza di genere e la giustizia. Pensate alle donne in Afghanistan, private dell'istruzione. Le donne in Ucraina che difendono il loro paese dalla barbarie dell'invasione di Putin. Le donne qui negli Stati Uniti che combattono per la nostra autonomia. Lottiamo tutti e tutti abbiamo il diritto di essere liberi e uguali ", ha detto Clinton circondata da artisti iraniani che vivono negli Stati Uniti, come Sheida Soleimani, Aphrodite Desiree Navab, Shirin Neshat e Mahvash Mostala.

Hillary Clinton ha rilanciato una petizione internazionale di un mese fa e sostenuta anche dalla vicepresidente Kamala Harris affinché "gli Stati membri delle Nazioni Unite rispondano al coraggio dei cittadini iraniani e rimuovano l'Iran dalla Commissione Onu sulle donne".

"Un paese che abusa sistematicamente dei diritti delle donne e delle ragazze non ha posto, partecipando a una commissione, il cui scopo è proteggere quei diritti. E ogni giorno che l'Iran rimane un membro di quella commissione, quell'organismo e le Nazioni Unite perdono credibilità ".

L'Iran è scosso dalle proteste dopo la morte, il 16 settembre, di Mahsa Amini, arrestata tre giorni prima per presunta violazione del rigoroso codice di abbigliamento della Repubblica islamica.

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Il Gazzettino