El Ciaciara: una poesia in dialetto veneziano dedicata al Gazzettino

Mario Caprioli è nato a Venezia nel 1935, nel popolare rione di Seco...

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Mario Caprioli è nato a Venezia nel 1935, nel popolare rione di Seco Marina, nel sestiere di Castello. Non ha pubblicato nulla in vita ma ha sempre letto le sue poesie ai microfoni di una radio locale, in incontri conviviali, o direttamente agli amici. Caprioli ha anche dedicato una poesia a Il Gazzettino, storico giornale di Venezia: "El Ciaciara". EL "CIACIARA" (poesia in dialetto veneziano) Tute le matine, a l'edicola in canton, me compro sto giornal par farme un'istrussion. Le pagine politiche no xe che le lesa tanto: par questo le salto tute, par no far confusion. Ma el foglio che sta in meso, che parla de Venessia, lo leso sempre tuto, me fa proprio piasser. Saver che Tonin xe sbrissà dal becher; che la Beta ga vùo un fìo, ma da 'n altro marìo; che àleghe e mussati xe tanti anca sto ano; che l'aqua alta in casa mai più la vegnarà; che do turisti in Piassa i se ga bastonà; che el Sindaco e la Giunta no se ga combinà; che el Ponte a l'Academia presto sarà giustà, che el Redentor sto ano xe stà na novità... e che Venessia mor, ma nualtri semo qua a viver e a morir, ogni giorno un pochetin, co le quatro pagine del nostro Gasetin. TRADUZIONE --- IL 'CHIACCHIERA' // Tutte le mattine, all'edicola all'angolo, / mi compro questo giornale per farmi un'istruzione. / Le pagine politiche non è che le legga tanto: / per questo le salto tutte, per non far confusione. / Ma il foglio che sta nel mezzo, che parla di Venezia, / lo leggo sempre tutto, mi fa proprio piacere. / Sapere che Tonino è scivolato dal macellaio; / che la Betta ha avuto un figlio, ma da un altro marito; / che alghe e zanzare sono tanti anche quest'anno; / che l'acqua alta in casa non verrà mai più; / che due turisti in Piazza si sono picchiati; / che il Sindaco e la Giunta non si sono accordati; / che il Ponte all'Accademia presto sarà aggiustato, / che il Redentore [la Festa] quest'anno è stata una novità... / e che Venezia muore, ma noialtri siamo qua / a vivere e a morire, ogni giorno un pochino, / con le quattro pagine del nostro Gazzettino.
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Il Gazzettino