Padova. Mamme arcobaleno, la Procura: «Sul doppio cognome decida la Corte costituzionale»

Sono cominciate le udienze per discutere i ricorsi presentati dalle famiglie arcobaleno: gli atti di nascita dei loro figli sono stati impugnati a giugno

PADOVA - Mamme arcobaleno, sono cominciate le udienze in tribunale. Sono 37 i casi di bimbi con doppio cognome impugnati dalla Procura che oggi, 14 novembre, ha chiesto che venga...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

PADOVA - Mamme arcobaleno, sono cominciate le udienze in tribunale. Sono 37 i casi di bimbi con doppio cognome impugnati dalla Procura che oggi, 14 novembre, ha chiesto che venga rimandata la questione alla Corte costituzionale«Questo perché c'è un'inerzia intollerabile da parte del legislatore - riferisce l'avvocato Michele Giarratano - É una novità rispetto alla partenza».

Il sit in delle mamme arcobaleno

Erano una trentina le persone riunitesi fuori dal tribunale questa mattina in sit in e ci saranno ogni giorno di udienza fino all'ultima, fissata per il 22 dicembre. La decisione finale si dovrebbe avere dopo le feste. «Oggi a Padova iniziano le cause provocate dalla circolare di Piantedosi contro le famiglie arcobaleno: 37 tra bambini e bambine rischiano di rimanere orfani di una delle due madri. Una persecuzione crudele del governo Meloni, una crociata ideologica contro i diritti dei bambini». Lo scrive su X, Alessandro Zan.

«Oggi sono stata al sit-in – spiega Elena Ostanel, consigliera regionale del Veneto che vogliamo - per portare il mio pieno sostegno alla causa delle famiglie arcobaleno. Una battaglia che dimostra, una volta ancora, che la società civile è più avanti della propria classe politica, che non riesce – o non vuole – emettere norme che rispondano alle esigenze di famiglie e bambini che chiedono solo di non essere invisibili. In questo vuoto normativo (siamo indietro a molti altri paesi europei, come la Spagna) sono poi i sindaci a trovarsi in prima linea, che si prendono la responsabilità - anche trasversalmente alle bandiere politiche e alle posizioni di partito - di iscriverli all'anagrafe. Perché è ai diritti di bambine e bambini che dobbiamo pensare, anzitutto».

La vicenda

A giugno la Procura ha impugnato i certificati di nascita dei 37 figli di due mamme - una biologica, e la seconda di intenzione - registrati all'anagrafe dal Comune euganeo. La Procura, in base al decreto del ministro Piantedosi, ha chiesto la rettifica degli atti di nascita, con la cancellazone del cognome della mamma non biologica. 

Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino