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Crisi governo «L'unica prospettiva possibile per tenere insieme maggioranza e opposizione è Draghi, questa volta il nome di Draghi è quello che può mettere a posto tutto». A dirlo è Vittorio Sgarbi, intervistato dai cronisti fuori dalla Camera prima dell'intervento del premier Giuseppe Conte.
Sgarbi fa il punto della crisi di governo e scommette che non si andrà a votare per eleggere un nuovo parlamento, per tre motivi.
Conte alla Camera: «Nei 29 punti di programma c'era spinta ideale e visione»
«Non si andrà a votare», dice Sgarbi «semplicemente perché questi hanno ridotto i parlamentari e anche se avessero ancora il 33% (il M5s, ndr)...
Sta succedendo qualcosa di drammatico e ridicolo». Così poi il deputato del gruppo Misto, Vittorio Sgarbi intervenendo in Aula dopo le comunicazioni del premier Conte alla Camera. Citando il tema della riconoscenza di Guicciardini, ha detto: «Conte è un bravo ragazzo, cantava Salvini quando qualcuno dubitava di lei. Poi quando Salvini se n'è andato, noi pensavamo che se ne andasse con lui, invece con un numero acrobatico è rimasto sostituendo se stesso e poi sostituendo la Lega con il Pd: l'Italia dei due Matteo». E ha concluso: «Ora chi l'ha voluto, Matteo Renzi, non lo vuole più, non è un paradosso? Lei continua a rimanere, complimenti! Lei rimane e l'Italia se ne va».
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