Padova. «Chiudiamo il 23. Ci mancheranno i clienti, da noi sono passati personaggi come Roger Daltrey, cantante degli Who» Video

PADOVA - Cinquant'anni che sembrano mille. Era un punto fermo, un punto di riferimento. «Ci vediamo al 23», quale padovano non l'ha mai detto fissando il...

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PADOVA - Cinquant'anni che sembrano mille. Era un punto fermo, un punto di riferimento. «Ci vediamo al 23», quale padovano non l'ha mai detto fissando il luogo dove incontrarsi con gli amici. Dal 1 agosto il 23 dischi all'angolo tra via Vescovado e via Barbarigo non ci sarà più. La sua presenza quasi rassicurante sparirà, così come spariranno i dischi e i cd.

Una storia, quella del 23, iniziata 50 anni fa da Maurizio Boldrin e il suo socio. «Durante una tournée negli Stati Uniti ho visto questi negozi di musica così particolari. E con il mio socio ci siamo chiesti perchè non farne uno a Padova. Al pensare di chiudere mi sento male, proprio male. Ma il ciclo è finito». Per Boldrin, nato batterista, la musica è tutto, lo sarà sempre. Così come il 23 resterà un pezzo di storia di Padova.

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Il Gazzettino