Nel bosco di Chioggia spunta un animale mai visto prima Video

Le attività di fototrappolaggio, coordinate da Veneto Agricoltura e condotte dall’Università Ca’ Foscari di Venezia, hanno registrato per la prima volta...

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Le attività di fototrappolaggio, coordinate da Veneto Agricoltura e condotte dall’Università Ca’ Foscari di Venezia, hanno registrato per la prima volta nella Riserva di Sant’Anna di Chioggia (Ve) la presenza dell’istrice, a conferma della ricca biodiversità che contraddistingue l’area.


Evento eccezionale nella Riserva Naturale Integrale Bosco Nordio, gestita da Veneto Agricoltura, a Sant’Anna di Chioggia (Ve). Una delle fototrappole posizionate tra il fitto degli alberi ha ripreso per pochi istanti un bel esemplare di istrice intento a perlustrare il sottobosco. Le attività di monitoraggio faunistico in corso nella Riserva, nell’ambito del progetto europeo Interreg Adrion Impreco, continuano dunque a regalare belle sorprese. Dopo i tassi, i caprioli, i daini, le volpi e le faine, ripresi in più occasioni, è ora la volta dell’istrice, a conferma della straordinaria biodiversità che contraddistingue il Bosco Nordio.

Le attività di fototrappolaggio, coordinate da Veneto Agricoltura, si avvalgono della collaborazione di Alessandro Favero, studente del Corso di Laurea di Scienze Ambientali dell'Università Ca' Foscari di Venezia, e la supervisione del professor Stefano Malavasi e della dottoressa Arianna Spada. L’istrice era già stato segnalato in passato in questo territorio, e precisamente in località Porto Fossone nel 1818, dal naturalista chioggiotto Fortunato Luigi Naccari. Oggi, gli esperti confermano che nelle regioni dell’Italia nordorientale questo roditore risulta in espansione, nonostante le barriere ecologiche quali i grandi fiumi (Adige e soprattutto Po) rappresentino degli ostacoli.


Finora solo un numero limitato di individui è stato osservato a nord di queste “barriere” e per la provincia di Venezia i pochi rinvenimenti si riferiscono esclusivamente ad animali investiti sulle strade. Bosco Nordio, considerata anche la sua estensione di oltre 100 ettari, potrebbe dunque rappresentare un rifugio favorevole anche per l’insediamento dell’istrice. Il bosco termofilo, con caratteristiche simili alla macchia mediterranea (habitat tipico della specie) si presenta infatti particolarmente adatto alla sua presenza. Le indagini di fototrappolaggio proseguiranno nei prossimi mesi per verificare se quella registrata nei giorni scorsi rappresenta una presenza stabile all'interno della Riserva, ed eventualmente per stimare il numero di individui presenti. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino