BLITZ ANTIDROGA - Maxi operazione partita da Chioggia: 25 arresti e sequestri milionari

«Se ci fermiamo noi, a Chioggia non si sniffa più». Dicevano questo, nelle intercettazioni, alcuni tra gli indagati dell'operazione «Tsunami»,...

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«Se ci fermiamo noi, a Chioggia non si sniffa più». Dicevano questo, nelle intercettazioni, alcuni tra gli indagati dell'operazione «Tsunami», che oggi - 6 febbraio - ha portato i carabinieri di Chioggia a eseguire 25 misure cautelari nei confronti di persone coinvolte in un giro di spaccio di cocaina, hashish e marijuana nella località veneziana. Diciotto persone sono finite in carcere, 5 ai domiciliari, una è stata colpita da un obbligo di dimora e un'altra da un divieto di dimora in provincia di Venezia. Gli investigatori ritengono che nel periodo delle indagini, cominciate a settembre del 2017 e terminate nel febbraio 2019, il gruppo abbia venduto circa 70 chili di cocaina, 150 di marijuana e 35 di hashish. La droga arrivava via auto tramite corrieri dalla Slovenia, veniva depositata in un magazzino a Chioggia e successivamente divisa tra i piccoli spacciatori che la piazzavano in un mercato piuttosto fiorente, visto che nella città clodiense 11 persone su 10mila fanno uso di stupefacenti, come constatato dalle strutture sanitarie. Si tratta di numeri molto alti, se si considera che a Venezia il rapporto è di cinque consumatori su 10mila. Gli indagati, nel periodo delle indagini, avrebbero accumulato un guadagno di circa 7 milioni di euro. Ed è proprio questa cifra che il Gico della guardia di Finanza di Venezia sta cercando di recuperare eseguendo un sequestro preventivo di denaro, immobili (di cui uno anche a Tenerife), quote societarie e attività commerciali come ristoranti e locali grazie ai quali gli indagati avevano ripulito i guadagni.
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Il Gazzettino