«Le piogge non hanno alimentato le falde, quindi finita l'emergenza continueremo a parlare di siccità». La geologa Silvia Paparella analizza le cause e le...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
«Le piogge non hanno alimentato le falde, quindi finita l'emergenza continueremo a parlare di siccità». La geologa Silvia Paparella analizza le cause e le conseguenze della disastrosa alluvione che ha colpito l'Emilia Romagna.
«Tra le cause del disastro ci sono anche le piogge che all'inizio di maggio hanno interessato la Regione: i terreni erano saturi hanno impedito l'assorbimento delle nuove precipitazioni».
Nel frattempo non cala il livello dell'allerta in Emilia-Romagna e, mette in guardia l'esperta, resta altissimo il pericolo frane. «Nella parte pedecollinare della regione ci sono difficoltà per le 305 frane censite e continuamente monitorate dall'Emilia Romagna e dalla Protezione civile».
Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino