L'uomo violento con le donne si può "trattare": in circa tre mesi smette

L'uomo violento con le donne si può "trattare": in circa tre mesi smette
BASSANO - Per "salvare" le donne da violenze, sottomissioni, femminicidi, occorre intervenire sugli uomini. Ed è questo l'obiettivo dell'Associazione...

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BASSANO - Per "salvare" le donne da violenze, sottomissioni, femminicidi, occorre intervenire sugli uomini. Ed è questo l'obiettivo dell'Associazione Ares, centro per l’ascolto e il trattamento rieducativo di uomini autori di violenza domestica e di genere.  Presente anche nel Bassanese, Ares gestisce uno sportello per l’ascolto e il trattamento psicologico e rieducativo, svolge una attività alla casa circondariale di Vicenza e iniziative di collaborazione con alcune comunità terapeutiche. Dal 2015 ad oggi Ares ha già coinvolto, o sta coinvolgendo, oltre un centinaio di utenti nei suoi progetti. 


«Dal nostro lavoro nel Vicentino - spiega il direttore del centro Ares di Bassano, Mattia Bordignon - e dai progetti di ricerca sono emersi alcuni dati interessanti, tra i quali va sicuramente evidenziato il dato secondo il quale l’abbandono o una riduzione significativa (gravità e frequenza) della violenza di tipo fisico si verifica entro tre mesi dall’inizio del percorso di presa in carico del soggetto violento. Il riconoscimento e l’abbandono di altre forme di violenza (psicologica, economica ecc.)  richiede invece più tempo e i percorsi di cambiamento attivati mostrano una durata media di otto mesi».

Ares ha trovato la collaborazione della Fondazione Banca Popolare di Marostica Volksbank e, aggiunge Bordignon, nei suoi progetti di intervento psicologico ed educativo con l'uomo autore di violenza domestica, segue un percorso con una serie di step: favorire l’abbandono della violenza, responsabilizzare il soggetto e renderlo consapevole della violenza messa in campo, costruire alternative alla violenza e prevenirne l’escalation e la recidiva con una costante valutazione del rischio violento, aumentare la sicurezza della partner e dei minori potenzialmente coinvolti, intervenire sulla genitorialità dell’uomo autore di violenza.


«Il fenomeno è purtroppo diffuso e che va combattuto fin dal suo nascere: in Italia - prosegue Bordignon  -  sono quasi 7 milioni le donne che hanno subito nel corso della propria vita una qualche forma di violenza fisica o sessuale, il 31,5% delle donne tra i 16 e i 70 anni, quasi una su tre secondo i dati Istat 2015. Di queste il 29,4% non ne parla con nessuno e solo il 12,26% denuncia la violenza subita». Sul territorio dunque i numeri potenziali sono di diverse centinaia di casi: per questo Ares, oltre a promuovere percorsi psicologici di cambiamento per uomini autori di violenza, fa informazione e prevenzione nelle scuole e con la popolazione del territorio in generale.  Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino