VICENZA - Angurie a forma di fiore, quadri di ananas, coppette di pane. Frutta, ortaggi e cibo come oggetti d'arte. Sono...
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Sono quelli creati nel negozio Pane quotidiano gestito dai ragazzi del Villaggio Sos dove, nei giorni scorsi, è stato ospite lo chef vicentino Berto Tomasi. Dopo l'esibizione della cantante Patrizia Laquidara, un altro artista, questa volta della cucina, ha fatto visita al bar-panificio che sorge sotto la basilica palladiana per promuovere i prodotti da forno realizzati dai giovani del Villaggio.
Tomasi ha intagliato dal vivo cocomeri e verdure, attirando l'attenzione di vicentini, turisti e di due sposi di passaggio, che si sono fatti fotografare accanto agli oggetti firmati dal celebre cuoco, il quale ha lavorato negli alberghi di Bibione, Venezia, Vicenza e Udine, per poi spaziare nelle grandi strutture della ristorazione collettiva. E' stato il primo in Italia a effettuare movimenti e disegni su forme di formaggio e ortaggi, tanto che oggi Berto, come lo chiamano gli amici, è considerato il guru dell'intaglio.
Il Villaggio Sos di viale Trieste è nato nel 1971 con l'obiettivo di accogliere i giovani con disagio familiare e sociale. E' strutturato in 8 case famiglia per 48 bambini, 3 case per maggiorenni, 2 per mamme e figli, un nido per bimbi fino a 3 anni, un centro diurno per ragazzi dai 6 ai 14 anni e una comunità per 10 adolescenti.
Il presidente Valter Iposi e la direttrice Piera Moro hanno da poco siglato con il Comune un codice di condotta per la protezione dei bambini. «In città i bambini e i ragazzi seguiti dal servizio di tutela rappresentano l'1% dei minori», spiega Isabella Sala l'assessore alla comunità e alle famiglie.
Nel 2015 palazzo Trissino ha preso in carico 337 minori con fragilità, varie patologie, dipendenze dei genitori, conflitti in famiglia, disturbi comportamentali e in stato di abbandono. Di questi, 33 sono inseriti in comunità e 8 al Villaggio Sos. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino