Operaio comunale nasconde video pedopornografici in una scuola

Filmati pedopornografci alla scuola elementare Cibele
MONTEVIALE – Due operai dipendenti del Comune sono finiti nei guai con la giustizia per avere utilizzato, forse per anni, a proprio piacere come mini appartamento e uno dei...

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MONTEVIALE – Due operai dipendenti del Comune sono finiti nei guai con la giustizia per avere utilizzato, forse per anni, a proprio piacere come mini appartamento e uno dei due come "laboratorio" pedopornografico tre stanze nell’interrato della scuola elementare comunale Adriano Cibele di piazzetta Baruffato, da tempo inaccessibili a tutti, salvo a loro due, gli unici a possedere le chiavi.


Uno dei due operai ha realizzato in due stanze un mini appartamento con letto, frigorifero, cyclette e altro. L’altro operaio ha attrezzato la terza stanza con computer e una collezione di filmati pornografici, una trentina dei quali pedopornografici. La polizia locale ha disposto il sequestro di tale materiale e provveduto a segnalare alla giustizia i due operai Massimo Marchioro e Samuele Zamboni che rischiano un’indagine per peculato. La posizione di Zamboni è molto più pesante perché trovato in possesso di materiale pedopornografico. A sorprendere è il silenzio che per lungo tempo ha gravato sulle  tre stanze, infranto con l’elezione del nuovo sindaco Elisa Santucci che ha voluto farle aprire. Massimo Marchioro e Samuele Zamboni alla richiesta di consegnare le chiavi avrebbero tergiversato, con un atteggiamento che ha innescato dubbi con conseguente intervento della polizia locale per forzare le porte.

Entrati in azione gli agenti del comandante Ermanno Pianegonda nel forzare la prima porta si sono visti aprire da Samuele Zamboni che ha dovuto confessare l’utilizzo del locale per scaricare da internet e guardare filmati pornografici. Forzata la seconda stanza in uso a Massimo Marchioro gli agenti hanno trovato un frigo con cibarie, una cyclette, una stufa, un letto e un bagno. Resta da capire chi e perchè ha consegnato le chiavi delle tre stanze ai due operai.
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Il Gazzettino