Professionista lasciato non si rassegna e terrorizza la ex con "trucchi" on line

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VICENZA - Il personale specializzato del compartimento Polizia Postale e delle comunicazioni “Veneto” di Mestre, a seguito di indagini telematiche, svolte sotto la direzione della Procura della Repubblica di Venezia, ha denunciato un uomo che, dietro l’anonimato garantito dal web, minacciava e molestava una donna con la quale era stato legato in passato da una relazione sentimentale.


L’autore dei fatti, risultato essere un professionista vicentino, deluso dalla fine di una relazione sentimentale con una donna del proprio paese, sfruttando le proprie conoscenze informatiche, era riuscito, utilizzando sofisticate tecniche di anonimizzazione, a mettere in atto un piano di vessazioni e di terrore con il quale punire la sua ex amante, colpevole di aver troncato il loro rapporto. Tale condotta, continuata per anni, ha portato la donna a denunciare i fatti.

Le indagini, curate inizialmente dai carabinieri della provincia berica, hanno consentito di dare un nome al responsabile degli atti persecutori compiuti nei confronti della donna, costituiti da post diffamatori e minatori inviati da profili “fake” di Facebook appositamente creati, telefonate mute inoltrate da numerazioni straniere virtuali, annunci su siti di incontri erotici inseriti a nome della vittima e creati dall’uomo da connessioni estere, accessi abusivi ai profili personali dei social network della vittima.

Sulla base degli accertamenti sulle tracce telematiche lasciate, la Procura veneziana ha emesso un decreto di perquisizione a carico del professionista, eseguita nei giorni scorsi dagli agenti del Compartimento Polizia Postale del Veneto e della Squadra Mobile di Vicenza, che ha permesso di individuare lo stalker e di acquisire importanti elementi a riscontro dei reati contestati. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino