VICENZA - Momenti di apprensione e paura nella tarda serata di ieri, domenica nel quartiere di San Giuseppe a Vicenza. Delle urla "disumane" provenienti da un...
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I poliziotti della Squadra Volanti, accorsi sul posto, hanno a loro volta sentito le grida e, una volta individuato l'appartamento, hanno suonato il campanello. Dopo diverse insistenze ha aperto la porta una donna di origini sudamericane di 22 anni, con una bambina di cinque mesi in braccio. Accanto a lei una sua connazionale, una 27enne: le due donne hanno spiegato traquillamente agli agenti che stavano facendo una seduta spiritica per comunicare con i morti. «Niente di strano che ci siano grida e urla», si sono giustificate.
Una volta entrati nell'appartamento per controllare i poliziotti hanno trovato un "quadretto" corrispondente al racconto due donne. Appoggiati su un tavolo trovano c'erano infatti una ciotola con della sabbia, una con dell'acqua, due calici e due bottiglie di vino di vuote: a loro dire l'occorrente per comunicare con l'aldilà. La vicenda non avrà strascichi giudiziari, ma i poliziotti hanno raccomandato alle due donne di svolgere i loro riti con un tono di voce più basso, tale da non disturbare e allarmare l'intero quartiere. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino