Truffe agli anziani col falso avvocato: due arrestati per una trentina di colpi

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VICENZA - Un'indagine condotta dall'Arma dei Carabinieri, in particolare dal nucleo operativo della compagnia di Bassano del Grappa, ha consentito di individuare e trarre in arresto due persone responsabili di numerose truffe a danno di persone anziane, perpetrate in Veneto ed altre regioni per un bottino di oltre 100 mila euro. Gli uomini, ora rinchiusi in carcere a Vicenza, sono entrambi originari della Campani: di loro non sono state fornite le generalità in quanto l'inchiesta prosegue. Da quanto emerso in conferenza stampa si tratta di un 29enne che aveva il ruolo di "telefonista" e di un 45enne che invece era il "falso avvocato".


Più di 30 i casi di cui i militari dell'Arma si sono occupati (anche se per il momento i casi realmente accertati sono 11) e che hanno visto i due indagati, agire con la tecnica dei falsi avvocati su casi di incidenti stradali che vedevano il coinvolgimento di parenti delle vittime truffate in Veneto, Piemonte, Liguria, Marche, Lombardia, Emilia Romagna e in altre regioni tra l'ottobre e il dicembre 2017. Uno degli indagati, il più giovane dei due, è stato bloccato in Puglia, precisamente a Gallipoli (Lecce) mentre stava mettendo a segno un altro colpo dall'altra parte dell'Italia.

L'inchiesta è partita dal Bassanese: i primi due casi di truffa si sono registrati a Rosà, poi in altre zone della provincia, a Camisano e Valdagno. Sempre nel Vicentino altri casi sono stati scoperti a Rossano Veneto e ancora a Rosà, ma non viene escluso che altri tentativi possano essere stati avvenuti nella limitrofa provincia di Treviso. La strategia era la stessa: il telefonista chiamava l'anziana - tutte di oltre 70 anni - annunciando l'incidente del figlio o della figlia sull'apparecchio di casa, ma poi non riattaccava, evitando così che la vittima potesse chiedere aiuto. Nel frattempo entrava in azione il "finto avvocato", già pronto in zona, che faceva incetta di soldi e monili.

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Il Gazzettino