Rette mensa non pagate: interviene il Comune che incassa 100 mila euro

Rette mensa non pagate: interviene il Comune che incassa 100 mila euro
VICENZA - Il Comune di Vicenza in soli quattro mesi ha recuperato quasi 100 mila euro di rette per la mensa non...

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VICENZA - Il Comune di Vicenza in soli quattro mesi ha recuperato quasi 100 mila euro di rette per la

mensa
non pagate regolarmente alle scuole dell'infanzia, andando a scardinare una pessima abitudine che sembrava consolidata. Ad annunciarlo oggi l'assessore alla formazione Cristina Tolio, che ha aggiornato
il dato delle somme recuperate. «Quest'anno questa cifra ha raggiunto quota 282 mila euro - sottolinea - di cui oltre 17 mila relativi a vecchie pratiche, rispetto ai circa 199 mila euro recuperati l'anno scorso».

«Stiamo parlando di quote importanti - prosegue l'assessore - che non era giusto far ricadere sulla comunità, in attesa che andasse a buon fine l'infinito iter del recupero crediti. Per questo ho dato mandato agli uffici di esaminare una a una le circa 1000 pratiche che presentavano criticità, chiedendo la regolarizzazione delle posizioni prima, ad esempio, di attivare le agevolazioni per il nuovo anno scolastico. Le persone hanno capito che l'aria era cambiata e hanno cominciato a mettersi in regola». Secondo quanto emerso le pratiche hanno avuto risposta positiva nella loro totalità, ne mancano da inviare solo poche decine, ma questo avverrà nei prossimi giorni.


L'assessore Tolio sottolinea che «chi ha bisogno troverà sempre l'aiuto di questa amministrazione. Ci sono le agevolazioni, c'è l'intervento dei servizi sociali per i casi più gravi. Ma ognuno deve fare la sua parte, perché dobbiamo passare dall'assistenzialismo alla consapevolezza dei diritti e doveri di ciascuno». Ma questa non è l'unica novità introdotta dall'assessore per assicurare maggior equità e miglior organizzazione nell'erogazione dei servizi scolastici. «L'introduzione della city card prepagata anche nelle scuole dell'infanzia - ricorda - è risultata un ottimo deterrente all'evasione ed è stata nel contempo accolta con favore dalle famiglie che pagano meno il servizio o non lo pagano per nulla quando il bimbo è a casa ammalato. Oggi, anche grazie alla city card, il 95% dell'utenza risulta in regola con i pagamenti dei pasti».  Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino