Vende cocaina al manager e poi lo ricatta: arrestato per estorsione

VICENZA - Uno spacciatore della "Vicenza bene", Massimo Marcello Taverni, 44 anni, originario di Torino e residente in città, è stato arrestato...

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VICENZA - Uno spacciatore della "Vicenza bene", Massimo Marcello Taverni, 44 anni, originario di Torino e residente in città, è stato arrestato per estorsione, in flagranza di reato, ai danni di un manager vicentino di 60 anni, che ha poi ricattato, minacciando di rivelare a moglie, amici e colleghi di lavoro che faceva uso di cocaina se non gli avesse consegnato denaro. L'uomo, che deve rispondere anche di rapina, si trova rinchiuso nel casa circondariale San Pio X di Vicenza.

 
Dopo aver versato 3 mila euro (in due tranche) il manager, alla nuova richiesta di soldi, altri 2 mila euro, condite da minacce ha capito che la storia sarebbe continuata e così ha deciso di recarsi in Questura per chiedere aiuto alla Polizia. Le indagini da parte della Squadra Mobile e della sezione antidroga sono subite scattate per individuare l'uomo, la cui fedina penale contiene diversi reati, legati agli stupefacenti, all'estorsione e alla resistenza a pubblico ufficiale.
 
La situazione è precipitata nella giornata di venerdì, quando il manager è stato aggredito fisicamente e colpito al volto con una gomitata per essere poi rapinato del libretto di circolazione dell'auto. Per riaverlo, è stata richiesta, come detto, la cifra di 2 mila euro. L'appuntamento tra i due è stato concordato lunedì mattina in una piazza del centro storico della città, con la presenza anche degli  agenti in borghese. I due sono entrati in un bar per la consegna del denaro, ma una volta all'interno il manager ha fatto sapere che disponeva di soli 400 euro, facendo infuriare il ricattatore.

All'uscita del locale i poliziotti hanno bloccato il Taverni, trovato in possesso dei soldi ma anche del libretto di circolazione dell'auto, che ha consentito l'arresto in flagranza. Le indagini della Squadra Mobile proseguiranno per fare maggior luce sulla vicenda e per capire se possano essere altri esponenti della "Vicenza bene" ad essere ricattati nello stesso modo.  Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino