Profugo perde la testa in ospedale e getta a terra una donna incinta

L'ospedale San Bortolo di Vicenza
VICENZA - E' giunto all'ospedale di Vicenza con diverse ferite da arma da taglio. Qui, quando veniva medicato, ha letteramente perso la testa e dopo essere fuggito ha...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
VICENZA - E' giunto all'ospedale di Vicenza con diverse ferite da arma da taglio. Qui, quando veniva medicato, ha letteramente perso la testa e dopo essere fuggito ha aggredito e colpito una donna in stato di gravidanza, in attesa di una visita al Punto di primo intervento ginecologico, che per fortuna non riportati gravi danni nella caduta. Il fatto è avvenuto domenica notte ma reso noto alla stampa solamente oggi pomeriggio.


Protagonista della vicenda, che ha provocato attimi di paura a molte persone che si trovavano nelle corsie, un profugo nigeriano di 28 anni, in possesso di un permesso di soggiorno, recatosi da solo al San Bortolo per farsi medicare le ferite alle braccia, che probabilmente si era fatto da solo. Lo straniero è stato preso in cura dai medici del pronto soccorso ma all'improvviso ha iniziato a dare in escandescenze, al punto da scappare lungo i corridoi, urlando a voce alta. Ad un certo punto ha colpito e gettato a terra (c'è da capire se volontariamente o nella foga di scappare) la donna incinta, alla quale ha poi anche distrutto il tablet.

Dopo aver percorso di corsa altri corridoi il profugo è stato bloccato dagli addetti alla vigilanza e poi sedato dagli stessi medici. Sul posto anche i carabinieri e la polizia locale.  



    Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino